Tu sei qui

SBK, Rea domina a Losail e supera Bayliss

Vittoria numero 53 per Johnny, che diventa il secondo pilota più vincente nelle derivate. Davies e Melandri sul podio, 5° Savadori

SBK: Rea domina a Losail e supera Bayliss

Share


Si parla tanto di Kawasaki dominatrice in Superbike ma, guardando l’ordine di arrivo della gara in Qatar e la classifica piloti, notiamo come sia, invece, Jonathan Rea a fare la differenza, in ogni condizione.

Nella notte di Losail, Johnny è partito meglio di tutti, ha guidato più forte degli altri, accumulando un distacco biblico su chiunque tentasse di tenere il suo passo, ed ha meritatamente vinto, ancora, per la quindicesima volta in questo 2017.

Con l’ennesimo successo, il tre volte Campione arriva a quota 53:Bayliss era un idolo per me, ora gli sono davanti -era quasi incredulo Johnny- mi sono impegnato molto per vincere e domani ci proverò ancora”.

Seminate ancora una volta le Ducati Aruba di Davies e Melandri, secondo e terzo grazie anche al ritiro di Fores ed alla caduta di Lowes, con il gallese che ha rischiato di cadere appena dopo il via: “ora sono secondo in campionato -ha dichiarato il numero 7- è stata una gara dura, conclusa comunque sul podio”.

Il ravennate era stanco ma soddisfatto per questo podio: “faticavo all’inizio -ha detto Marco- ero in difficoltà con l’avantreno ed ho preferito accontentarmi”.

Buona prova esibita dalle due Aprilia RSV4 di Laverty e Savadori, la sesta posizione di Sykes conferma come sia Rea a determinare i conti finali e non la comunque vincente Ninja ZX10RR.

Caduto De Rosa, la BMW vede il traguardo grazie alla settima posizione di Torres, ottavo Guintoli con la Kawasaki Puccetti, nona posizione e penultima gara di Leon Camier sulla MV Agusta.

Dalla decima posizione alla quattordicesima vediamo 4 Kawasaki ed una Honda: Ramos del team Go Eleven si mette dietro quella di Pedercini, abbastanza a suo agio nel deserto di Losail; Jake Gagne ha fatto quello che ha potuto con l’unica e superstite Fireblade al traguardo, perché Giugliano si è ritirato anzitempo; Rolfo e Jezek portano le due Ninja di Andrea Grillini in zona punti.

 Dopo bellissime qualifiche, non hanno mosso la classifica le tre Yamaha: Andreozzi, Van Der Mark e Lowes hanno rimediato in tre ben quattro cadute in 17 giri di gara.

Classifica piloti: 531, Davies 383, Sykes 373.

 

LA CRONACA- Bella accelerazione delle due Kawasaki di Rea e Sykes, altrettanto bene Lowes con la Yamaha; Davies rischia, con la chiusura dell’avantreno della Panigale e la perdita di contatto dal piede dalla pedana; il gallese è quinto dopo Fores e prima di Melandri, Van Der Mark segue le tre Ducati.

Rea comanda, Sykes è secondo, Davies salta Fores durante il secondo giro, mettendo nel mirino Alex Lowes, Laverty è ottavo, Savadori nono, De Rosa e Andreozzi in zona punti.

Guida preciso, come sempre, Johnny Rea che al quarto giro ha un discreto margine su Lowes, nel frattempo secondo ai danni di Sykes. Anche Davies passa Tom, mentre Melandri è ancora dietro a Fores, al sesto posto. Undicesima la Ninja di Guintoli, Camier con la MV è quattordicesimo.

Al quinto giro Davies super Lowes e va in seconda posizione, lo imita Fores, saltando Sykes; cade Andreozzi e si ritira. Ai ferri corti Melandri e Sykes, con la Ducati del ravennate che si muove evidentemente da tutte le parti, anche in rettilineo. Si ritira Davide Giugliano.

Ad 11 giri dal termine, Fores supera Lowes e mette la sua Panigale in terza posizione, Melandri è quinto, Savadori ottavo, De Rosa decimo, grande caduta quella di Van Der Mark, in ingresso di una curva a destra.

Con Rea ormai primo e lontano, lotta per il secondo posto nella quale Davies, Fores, Lowes e Melandri sono racchiusi in pochi decimi; Laverty è settimo, Torres undicesimo, Gagne e Guarnoni in zona punti.

A 7 giri dalla bandiera a scacchi, cede improvvisamente la Panigale di Fores, facendo perdere tempo e posizioni al pilota spagnolo; Rea conduce la gara, Davies è secondo, Lowes terzo. Melandri non appare in grado di tenere il passo da podio, vola nella ghiaia Raffaele De Rosa e saluta la corsa, lo imita Lowes alla curva 16, con l’avantreno della R1 che perde aderenza e butta giù l’inglese.

Alex riprende la corsa, seppur molto attardato, Fores rientra ai box e si ritira, Rolfo e Jezek sono ora in zona punti.

Restano 4 passaggi da completare, Rea è imprendibile al comando, Davies e Melandri si trovano molto distanti dal nordirlandese; Sykes si deve difendere dalle due Aprilia di Laverty e Savadori, entrambe molto vicine alla Kawasaki dell’inglese, Guintoli è ottavo, Ramos decino, Gagne dodicesimo.

Infatti Laverty e Savadori si sbarazzano di Sykes in un colpo solo e sincronizzato, relegando Tom al sesto posto; Torres è settimo, ottavo Guintoli, prima di Leon Camier.

Cade ancora Alex Lowes, a sto giro definitivamente alla curva 6; ultimo giro per Rea che amministra l’enorme vantaggio accumulato e vince per la quindicesima volta, sul podio le due Ducati Aruba di Davies e Melandri. Quarto Laverty, quinto Savadori, sesto Sykes.

 

 

 

 

 

Articoli che potrebbero interessarti