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MotoGP, Dovizioso: ho vinto ma non sono felice

"Sono stato velocissimo ma a Valencia sarà tutto nelle mani di Marquez. Giochi di squadra? sarò stupido ma a me non piacciono"

MotoGP: Dovizioso: ho vinto ma non sono felice

“Sei vittorie in una stagione… sono tantissime, ma non riesco a essere felice come al solito”. Le parole di Dovizioso dopo il trionfo di Sepang in cui è riuscito a tenere, se non aperta, almeno socchiusa la porta che conduce al titolo iridato, non devono stupire. Andrea ha fatto tutto quello che si era messo in testa dopo Phillip Island, ma sa che ora sulla sua strada troverà una salita ripidissima.

So che è solo un pensiero a caldo, che poi mi passerà, ma non riesco a essere completamente contento dopo un fine settimana così - spiega il Dovi - Sono stato fortissimo in tutte le condizioni, però penso che ho 21 punti di svantaggio su Marquez e la prossima gara sarà a Valencia, dove lui e la Honda vanno forte”.

Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno….
Pareggiare il numero di vittorie con Marquez non è per nulla male (ride) e godo a lottare con lui fino alla fine di questo campionato. Marc è arrivato in MotoGP quando io ero nel momento più difficile della mia carriera, lo vedevo lontano e non pensavo un giorno di giocarmela contro di lui”.

Invece in un anno è cambiato tutto.
Non mi sarei mai aspettato 12 mesi fa di trovarmi in questa situazione. La mente di tutti è limitata, vedi dei muri davanti a te e non il modo in cui è possibile abbatterli. È stata un’esperienza di vita.

Era tutto iniziato qua a Sepang con la tua vittoria un anno fa?
È stato un anno inaspettato in cui sono successe troppe cose. In verità il cambio di passo c’era stato ad Aragon, da lì eravamo progrediti fino a vincere qui. Mi sono ricordato quali fossero le mie sensazioni all’ultimo giro nel 2016 e quali quelle di oggi… è incredibile, perché adesso mi girano i coglioni ed è la 6ª vittoria (ride)”.

C’è però il dubbio dei giochi di squadra: Ducati ha mandato un messaggio a Lorenzo per rallentare.
Io non ne so niente, sono un pilota e ragiono come tale, se fossi un team manager forse sarei di un’altra idea. Ho visto gente arrivare in questo mondo pura e poi diventare politici sfruttando la loro posizione. A me non piace, forse sarò uno stupido ma ragiono in questo modo”.

Non ne hai mai parlato con Ducati?
È importante che la gente capisca qual è la realtà: io non mi preoccupo di certe cose e non ne ho mai parlato con nessuno”.

Quindi cosa è successo oggi?
Quello che ha spiegato Lorenzo. Io e lui oggi abbiamo fatto la differenza, Jorge ha guidato veramente bene ma nell’ultimo quarto di gara aveva più difficoltà di me con la gomma anteriore. Abbiamo spinto entrambi al massimo fino a 4 giri della fine, poi non ha voluto fare pazzie ma io avevo ancora qualche carta da giocarmi”.

Alla luce di questo risultato, la gara di Phillip Island ti sta ancora più di traverso?
Certo che sono arrabbiato, potevo prendere qualche punto in più ma nessuna Ducati è stata veloce su quella pista. È la realtà delle cose e non si può cambiare”.

Quindi non hai rimpianti?
È facili averli a fine stagione, si può sempre fare meglio e tutti potrebbero dire che in un’occasione piuttosto che un’altra avrebbero potuto ottenere di più. Alla fine i conti si fanno la domenica in 45 minuti e la verità è che abbiamo fatto una stagione della madonna. Punto”.

Magari oggi sull’asciutto sarebbe potuta andare diversamente…
“Forse il bagnato ha salvato la gara di Marc, ma lui è forte in tutte le condizioni. Basta vedere quello che ha fatto oggi, era in difficoltà ed è stato 4°. Sull’asciutto potevo giocarmi la vittoria, ma tra dirlo e farlo c’è una bella differenza”.

Marquez ora sarà sotto pressione?
Non credo, Valencia è una pista buona per lui e per la Honda e per per perdere 21 punti in una gara dovrebbe succedere qualcosa di strano. Il fatto di essere in Spagna potrebbe influire, ma si è già trovato in certe situazioni in passato. È tutto nelle sue mani e nella sua mente, io non posso fare strategie, solo provare a vincere.

Valencia non è una pista che in passato abbia sorriso alla Ducati…
Anche qui sull’asciutto non eravamo mai stati veloci, ma in questo fine settimana ci siamo riusciti, anzi potevo guidare in un modo favoloso. Molte volte, quest’anno, non mi aspettavo di essere competitivo su alcune piste e poi ci siamo riusciti. Quindi bisogna continuare a pensare positivo”.

Dopo l’Australia avevi detto che qui avresti vinto…
La domenica sera, quando si è arrabbiati, si raccontano tante balle (ride) Dobbiamo continuare a raccontarcele”.

La moto per riuscirci ora c’è?
Quest’anno abbiamo una base migliore su cui lavorare, ma la Ducati non è ancora una moto facile. Chiedete a Lorenzo, gli è servito tempo per adattarsi. Un pilota veloce può mascherare certi aspetti, ma quando siamo stati in difficoltà abbiamo perso tanti punti. Dipende da come la si guarda, perché ci sono anche le 6 vittorie”.

E ritrova il sorriso.

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