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MotoGP, Rossi: la M1 2017? Non so se "avrà un futuro"

"Non sono sicuro se sarà la base per la moto 2018". Sulle FP a Sepang: "un buon passo sull'asciutto, migliorati sul bagnato non abbastanza"

MotoGP: Rossi: la M1 2017? Non so se "avrà un futuro"

Qualche risposta e qualche dubbio, la bilancia di Valentino Rossi è praticamente in pareggio dopo i primi due turni di prove libere a Sepang. L’unica certezza è che “come a Phillip Island, la M1 è migliorata rispetto ai test invernali. Ha meno sottosterzo e mi trovo meglio”. Per andare più a fondo servirà più tempo, sperando che il meteo conceda un po’ di tregua nei prossimi giorni.

Alla fine dei conti oggi siamo stati abbastanza fortunati - dice il Dottore - le previsioni davano pioggia e invece siamo riusciti a provare per una ventina di minuti con l’asfalto completamente asciutto. Quando siamo scesi in pista in mattinata era ancora umido ma poi si è asciugato”.

In quel turno sei stato 12°…
È stato un peccato non entrare nei 10 e qualificarsi per le Q2, perché se domani mattina dovesse piovere sarebbe un problema”.

Hai avuto grandi problemi?
In verità con le gomme medie ero abbastanza veloce, riuscivo a tenere un buon passo. A parte Marquez che era stato il più veloce, e anche Dovizioso, eravamo nel gruppo insieme ai primi. Però a fine turno in tanti hanno montato la gomma morbida, noi invece abbiamo continuato a lavorare per la gara e mi sono ritrovato 12°. Non ho potuto capire il mio potenziale nel giro secco, però le sensazioni sono state buone, bisogna solo sistemare il bilanciamento della moto”.

Sul bagnato, invece, come è andata?
È stato un buon turno, perché siamo riusciti a lavorare bene. Siamo migliorati e abbiamo finito in crescita, con il 6° tempo. La situazione è migliore rispetto al Giappone, ma c’è ancora lavoro da fare”.

Cosa ti manca?
Aderenza al posteriore, anche in entrata di curva non posso essere aggressivo perché mi manca fiducia”.

Hai seguito la strada di Vinales nel warm up di Phillip Island?
Non proprio, abbiamo continuato sulla nostra. Sul bagnato soprattutto Marquez e Dovizioso sono stati molto veloci, ma so che possiamo fare meglio”.

Ieri avevi detto che gli ultimi due GP sarebbero stati importanti per avere indicazioni per lo sviluppo…
Sì, perché non sono ancora sicuro se la M1 attuale possa essere la base per quella 2018 o meno. In Yamaha però stanno lavorando molto”.

Ci sono voci di un test team con base in Europa, sulla falsa riga di quanto fa la Ducati con Pirro.
In verità non ne so nulla. Potrebbe essere una buona idea, Michele è un pilota che gira in tempi non lontani da quelli dei piloti ufficiali e fornisce molte indicazioni. Non so però se sia realizzabile per noi”.

Cosa pensi dei lavori fatti per migliorare l’asfalto per evitare le macchie di umido?
Per quello che ho potuto vedere, sembra che non trasudi più acqua. Però quando si passa in quei punti l’asfalto è molto scivoloso e la moto scivola”.

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