C'era una maledizione da sfatare, quella di Jerez. Per Jonathan Rea il weekend andaluso era di quelli che potevano ancora regalare il sapore della sfida alla vigilia. Il Campione ha risposto a modo suo mettendo a segno una doppietta, l'ennesima di una stagione da urlo per l'asso nordirlandese. Con il successo di Gara2 Jonathan eguaglia per numero di vittorie in campionato Troy Bayliss e mette nel mirino il "Re" della SBK: Karl Fogarty. Altre 7 successi e per Johnny sarà il trono assoluto di questa categoria. Intanto per la casa di Akashi arriva il titolo costruttori 2017.
Oggi per lui è arrivato il successo numero 14 in stagione (52° in SBK) dopo una gara condotta, come da abitudine, fin dai primi giri. Partenza poche curve e via al comando a imporre un ritmo che dopo pochi passaggi gli aveva garantito già un sufficiente margine per gestire la sua corsa. Alle sue spalle la curiosità era per le Ducati. Marco Melandri, voglioso di un riscatto dopo la sfortuna di Gara 1 (con la Ducati in panne a poche tornate da termine quando era al comando), e Chaz Davies a caccia del secondo posto in campionato. Davies ha portato a casa la missione, "graziato" anche dalla bandiera rossa per una caduta (la sua e quella di Laverty al via) mentre per MArco c'è forse un po' di amaro in bocca.
Il risultato del secondo posto lo soddisfa , ma non completamente. Senza qualche errore forse dettato dalla troppa foga nel veder Rea scappare, gli ha precluso la possibilità di giocarsela con il pilota numero 1. Un peccato per lui, ma nel complesso il weekend spagnolo ha mostrato un Melandri assolutamente carico e che lascia ben sperare per le ultime due gare in Qatar.
LA GARA - Come in Gara 1 anche Gara 2 vede la doppia partenza. Questa volta per una caduta subito dopo il via che vede coinvolti Chaz Davies e Eugene Laverty. Lo sporco portato in pista ha portato i commissari ad optare per la bandiera rossa. Gara accorciata di un giro e si riparte.
Allo spegnersi del Semaforo scattano bene le due Yamaha di Lowes e VD Mark ci piombano in testa alla prima curva. Dietro risalgono bene le due Kawasaki e le Ducati di Davies e Melandri. Il blu Yamaha regge in testa un paio di tornate poi è Rea che tira due colpi di fioretto e si porta in testa ad imporre il suo ritmo. Ritmo che solo Melandri riesce a tenere testa, però ha le sue rogne da sbrogliare: nel tentativo di superare VD Mark tocca il posteriore della R1 finendo largo in traiettoria. Altro errore subito dopo quando cerca di superare il compagno Chaz Davies. Due sbavature che gli fanno perdere il treno buono. Treno che non scappa a Chaz Davies che superata la Yamaha di Lowes cerca il recupero su Rea che nel frattempo, con il solito ritmo battente, ha ormai guadagnato margine a sufficienza per gestire la corsa.
Ripresosi dagli errori Melandri spinge a testa bassa confermandosi velocissimo (più di Rea) e facendo registrare tempi sul passo del 40" alto. Un ritmo che gli consente un recupero e portarsi sotto al compagno di team. Il sorpasso a pochi giri dal termine e secondo posto che , non sarà il massimo per dimenticare le amarezze di Gara 1, ma lascia il sorriso sul volto di Marco. Rea taglia il traguardo con 2,7 secondi di margine, per una vittoria mai stata in discussione oggi. Seguono le due Ducati con Davies che agguanta la seconda piazza in campionato a pari merito con Sykes. Gara opaca per il pilota Kawasaki Tom oggi che non va oltre il 5° posto. Da segnalare l'ottavo posto di Sylvain Guintoli che, dopo il sesto posto di ieri oggi chiude nuovamente nella top ten. Weekend da dimenticare quello di Davide Giugliano ritiratosi dopo 4 giri e della Aprilia con Savadori fuori al primo giro dopo il secondo via e Laverty ripartito dalla pit lane, ma ritiratosi a metà gara per problemi alla moto.