Sarebbe lecito aspettarsi un Valentino contrariato dopo il 12° posto raccolto oggi a Phillip Island, ma a volte le apparenze ingannano. Il Dottore, chiamato a un bilancio della prima giornata di prove libere, non è per niente scontento, “il mio potenziale è migliore della mia posizione” assicura.
Rimane il neo di essere rimasto fuori dal gruppo dei primi 10, quello che permette di entrare direttamente in Q2.
“Sarebbe stato importante, soprattutto qui a Phillip Island dove il meteo cambia in continuazione - riflette - La mia posizione non è fantastica, ma non sono lontano dai migliori, solo 7 decimi dal primo. Purtroppo quando ho montato la gomma morbida per fare il tempo ho anche provato una modifica sulla moto che non mi è piaciuta, altrimenti sarei stato più veloce”.
Se ritorna indietro con la mente a febbraio, quando era in Australia per le prove invernali, la situazione è comunque assolutamente migliore oggi.
“Quello era stato uno dei test peggiori di tutta la mia carriera in Yamaha - ricorda - È stato frustrante ed ero stato molto lento, invece oggi la situazione non è stata fantastica ma ho provato delle belle sensazioni in sella”.
Vinales la pensa diversamente.
“Cosa devo dire? - risponde - Non mi sembra che oggi sia andato piano, anzi ha tenuto un buon passo”.
Questo però non significa che la M1 abbia risolto i suoi problemi. Un occhio è puntato alle gare e l’altro al prossimo anno.
“In Yamaha sanno che stiamo passando un momento difficile e stanno lavorando - spiega il Dottore - Non so se vedremo grandi novità alla fine di quest’anno o se dovremo aspettare il prossimo. Qual è l’origine del problema? Non credo sia il motore, che ha punti deboli ma anche di forza e una configurazione che usiamo da tempo. Semmai credo che dovremo concentrarci sull’elettronica, in quell’area siamo indietro rispetto a Ducati e Honda. Soprattutto in accelerazione, loro fanno meno fatica a uscire dalle curve”.
Per il momento bisogna lavorare su quello che si ha e farlo funzionare al meglio.
“Penso che se sistemeremo alcune cose potrò migliorare - continua - Non ho ancora il bilanciamento che voglio e devo migliorare l’anteriore in modo da potere essere più rapido nelle curve veloci. Inoltre oggi ho lavorato sulla gomma media, ma sembra che la morbida abbia un grande potenziale e possa essere un’opzione per la gara”.
Le ultime parole sono sulla spalla dolorante dopo la caduta a Motegi.
“Questa mattina mi dava fastidio, soprattutto nelle curve a destra. Nel pomeriggio, però, la situazione è già migliorata e spero che domani continui così”, conclude.