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MotoGP, Marquez: con Dovizioso dovrò cambiare strategia

Le parole dei piloti nella conferenza stampa del giovedì a Phillip Island

MotoGP: Marquez: con Dovizioso dovrò cambiare strategia

La conferenza stampa del giovedì alza il sipario sul Gran Premio d’Australia, secondo appuntamento del trittico. A prendere per primo la parola è Marc Marquez, leader del Mondiale con undici lunghezze di vantaggio nei confronti di Andrea Dovizioso: “L’ultimo fine settimana è stato fantastico – ha ricordato il 93 - adesso però bisogna pensare a Phillip Island e cercherò di essere veloce fin dall’inizio su questa pista. Il tracciato mi piace molto – ha aggiunto -  farò in modo di essere competitivo, consapevole dei rischi”.

Il diretto rivale nella corsa al titolo lo ascolta alla sua destra: “Dovi è senza dubbio il più pericoloso – ha puntualizzato - devo controllarlo un po’ di più rispetto a prima, però tengo d’occhio anche Vinales. In questo momento ogni singolo punto può fare la differenza”.

Quella tra Marquez e Dovizioso sembra essere una sfida all'ultimo respiro “In ogni circuito c’è una sensazione diversa – ha analizzato Marc - ad esempio in Austria riuscivo ad avere una buona frenata, molto più rispetto al Giappone. Devo dire che la Ducati è una moto che permette di staccare molto forte e tardi – ha proseguito – di sicuro in queste gare ho imparato molto e cercherò di cambiare la mia strategia per il futuro”.

L’ultima battuta dello spagnolo riguarda la pista: “Qua le curve sono veloci e il passo diventerà fondamentale – ha concluso - di sicuro le ultime due sono le più impegnative”.  

Alla sinistra del cinque volte iridato è invece presente Maverick Vinales: “Arrivo qua con una moto completamente diversa rispetto a Motegi e sono curioso di vedere quanto sarò competitivo – ha esordito l’alfiere Yamaha - non ho alcuna pressione e farò di tutto per essere veloce, dato che la pista mi piace molto”.

Maverick è consapevole che la rincorsa al titolo è tutta in salita: “La sfida per il Mondiale adesso non è più nelle mie mani – ha ammesso – visto il mio gap, toccherà ai nostri rivali commettere un errore. Spero quindi in una gara asciutta, però devo imparare ad essere più veloce anche col bagnato, soprattutto in ottica 2018”. E pensare che in inverno non c’era nulla da fare col portacolori Yamaha: “Durante la preseason avevo grande fiducia – ha ricordato – è stato molto complicato nelle ultime gare rimanere davanti. Penso ad esempio Silverstone, quando ero competitivo, però ho attaccato solo all’ultimo. Di sicuro l’ultimo giro di Le Mans resta il ricordo più bello della stagione,  Montmelò il peggiore”.

Vicino allo spagnolo è seduto Andrea Iannone, reduce dal quarto posto del Twin Ring:E’ stato il miglior fine settimana della stagione quello di Motegi – ha ricordato The Maniac- la prestazione mi ha reso davvero felice, anche perché abbiamo lavorato duramente nella giusta direzione”. C’è quindi fiducia sul volto del pilota di Vasto, anche perché Phillip Island gli evoca piacevoli ricordi: “Credo molto nei passi avanti che abbiamo compiuto e nel potenziale della nostra moto – ha proseguito – ricordo ancora la gara del 2015 in Australia ed è stato un bel momento”.

Al secondo appuntamento del trittico si rivede Jack Miller, costretto a saltare il Giappone per frattura di tibia e perone: “Peccato per l’incidente che mi è accaduto –ha esordito – non è stato semplice ritornare al 100% dopo l’operazione. C’era una possibilità per il Giappone, però ho proferito non rischiare”.

La gara di casa per il portacolori Honda ha un sapore speciale: “Questa è una corsa particolare – ha commentato-  soprattutto per i tifosi.  È come se ci fosse un ponte che collega Phillip Island con l’Australia - ha aggiunto – devo dire che durante questa pausa ho lavorato, girando tra l’altro sul quad. Tra l’altro il ritorno così veloce di Rossi dall’infortunio mi ha messo un po’ di pressione (ha sorriso)”.

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