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MotoGP, Lorenzo: con Ducati non sfrutto ancora i miei punti di forza

"Quando penso troppo alla moto non riesco a guidare in modo naturale" Il Mondiale? "Dovi e Marc non cambieranno strategia"

MotoGP: Lorenzo: con Ducati non sfrutto ancora i miei punti di forza

Anche in Australia Jorge Lorenzo non intende spostare l’obiettivo dal mirino, ovvero mettere in cassaforte la prima vittoria con Ducati. Sulla pista di Phillip Island, il maiorchino ha trionfato in una sola occasione e adesso non sarà certamente semplice farsi spazio tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez.

“Arrivo qua fiducioso e con l’intenzione di vincere – ha esordito il 99 – mi piace molto la pista, è veloce e all’ultima curva c’è anche la possibilità di derapare. Di sicuro  questo è un tracciato diverso rispetto a Motegi e o Sepang – ha analizzato – bisogna essere perfetti nell’assetto della moto, se no diventa tutto più complicato”.

Non manca poi la classica domanda riguardo gli ordini di scuderia.

“Dipende molto dalla gara e quelle che sono le mie possibilità  - ha spiegato il 99 – per dover dare una mano a Dovi, vorrà dire che dovrò essere più veloce di lui e Marc e non sarà certo facile”.

Jorge torna poi sull’ultima gara del Twin Ring.

Quando penso meno alla moto riesco a guidare in modo più naturale – ha evidenziato il maiorchino – ricordo che ha Motegi, dopo aver incassato alcuni sorpassi, mi sono troppo focalizzato su determinati aspetti. Ovviamente mi spiace, anche perché non riesco a sfruttare al momento i miei punti di forza”.

 C’è poi un aspetto che incuriosisce. Più volte Lorenzo ci ha abituato a partenze sprint, come già accadeva con la Yamaha dove faceva il vuoto e scappa, con Ducati però la musica è diversa. Ci si chiede se dipenda o meno della gomme.  

In Austria riuscivo ad essere abbastanza competitivo – ha ricordato - però ho consumato di più la gomma, a differenza di Misano. Penso che nel momento in cui gestisci bene il posteriore, questo non condiziona la prestazione”.

Si torna poi sul discorso Mondiale. Il maiorchino è convinto che Dovi e Marquez non cambieranno strategia in queste ultime gare.

Se Marc dovesse cambiare il suo moto di correre non sarebbe il pilota che tutti noi conosciamo – ha sottolineato - sono sicuro che entrambi correranno come hanno sempre fatto, Andrea affidandosi alle caratteristiche di pilota costante e Marc alle sue”.

Un’ultima battuta è per le difficoltà incontrate da Yamaha in questa seconda parte di stagione. C’è chi pensa che l’addio del 99 possa aver pesato.  

“È molto difficile giudicare dal di fuori -  ha detto il 99 - sia io che Valentino siamo molto sensibili, purtroppo non conosco Vinales, ma posso dire che è un gran lavoratore. Ovviamente la situazione Yamaha non è affare mio – ha concluso-  quando parlo con alcune persone del team non entro mai nel discorso moto”  


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