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Dovizioso-Marquez, ancora loro due, come a metà agosto al Red Bull Ring. Una sfida che si è decisa all’ultima curva a Motegi, consegnando il successo al forlivese che mancava da Silverstone. Nella domenica giapponese c’è anche spazio per il podio di Petrucci davanti alle ritrovate Suzuki di Iannone e Rins. Il rovescio della medaglia è senza dubbio rappresentato da Yamaha, protagonista di una prestazione imbarazzante.
Ecco quanto accaduto nell’ultimo appuntamento del Motomondiale secondo l’occhio attento del nostro Carlo Pernat.
“Per me i temi del fine settimana sono quatto – ha esordito - ovvero Dovizioso e Ducati battono Marquez e Honda, disastro Yamaha che è fuori dal Mondiale, rinascita Suzuki con Iannone e Rins, infine conferma Petrucci”.
Il manager traccia il quadro della situazine: “Partiamo dall’inizio, Andrea ha vinto, ma soprattutto è stato capace di mettere pressione e Marquez, un qualcosa di impensabile – ha analizzato - qualora dovesse vincere il Mondiale, avrebbe più valore rispetto a quello di Stoner del 2007, quando c’era la battaglia dei gommisti e Bridgestone aveva l’esclusiva di Ducati”.
C’è un aspetto su cui si sofferma Pernat: “Potrei dire che Dovi ha portato Marc all’errore – ha commentato - il 93 lo sentiva attaccato, è andato oltre il limite e ha sbagliato. È stata una gara pazzesca tra i due, sembrava corressero sull’asciutto”.
Domenica nera invece in casa Yamaha, con Rossi a terra e Vinales soltanto nono alle spalle di Zarco: “Yamaha non ha ascoltato i consigli di Valentino e si è rivelato un grosso sbaglio – ha sottolineato - le vittorie di Vinales ad inizio Campionato hanno infatti portato fuori strada la squadra”.
Chi tira al Twin Ring è senza dubbio la Suzuki: “Finalmente una bella boccata d’ossigeno per Iannone – ha detto Pernat - è tornato quello di un tempo, anche se ricordiamo che la gara ieri si disputava sul bagnato e il lavoro della squadra è già in ottica 2018”.
Una nota di merito non può poi mancare per Petrucci, di nuovo sul podio dopo Misano: “Danilo è entrato nei top rider per il suo carattere e la voglia di arrivare che supera il talento”.
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