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Biaggi: "I giovani? Devono essere più incisivi"

"Tornerei a quando salivano di categoria solo i primi tre", poi sull'amico Lorenzo:"E' uno che non molla. Il prossimo anno sarà pronto"

News: Biaggi: "I giovani? Devono essere più incisivi"

Ormai calatosi a tempo pieno nella sua veste di team manager, Max Biaggi, in occasione dell'ultima tappa del CIV in scena a Vallelunga, ha fatto un po' un bilancio della sua prima stagione passata al di qua del muretto dei box.
Un'avventura iniziata in Moto3 con il suo 3Max Racing Team e la Mahindra, e con i giovani Alessandro Del Bianco e Davide Baldini in pista; avventura partita non proprio come ci si aspettava, con entrambi i piloti infortunati nel round di apertura ad Imola, ma che ora inizia a regalare qualche soddisfazione al 6 volte iridato, con Del Bianco che ha portato a casa una vittoria e due podi tra i round del Mugello ed il sabato di Vallelunga.

"L'inizio è stato decisamente con il "botto" – le sue parole durante una chiacchierata nel suo motorhome al termine delle gare del sabato – purtroppo cadute ed infortuni hanno un po' vanificato il lavoro di preparazione fatto questo inverno. Ma ora le cose sembrano andare per il verso giusto e ci aspettiamo dei risultati da qui fino alla fine dell'anno, che si chiuderà sottolinea Max - con l'ultima prova del CEV, a metà novembre, alla quale parteciperemo come wild card."

Una stagione in crescita per il Corsaro ed i suoi ragazzi, ma ovviamente la testa non può non essere rivolta anche al prossimo anno. Che progetti ci sono?

"Vedremo... sicuramente CIV o CEV, ma ancora non abbiamo deciso a riguardo. Il CEV rappresenta comunque una tappa necessaria in un percorso di crescita, ma ancora non sono in grado di dire quale campionato faremo l'anno prossimo".

Incognite che al momento riguardano anche le moto che scenderanno in pista, dato che Mahindra dovrebbe lasciare alla fine di quest'anno. 

"Non è detto che non si continui - avverte -  fino a dicembre sarà ancora Mahindra, ma siamo in attesa di qualche novità. Non è certo che la struttura attuale cessi completamente..."

Parlando di crescita per i giovani piloti di oggi, il "Corsaro" ha la sua ricetta per cercare di stimolare maggiormente la competizione nelle varie categorie nazionali.
"Sarebbe secondo me utile un ritorno a 15-20 anni fa: una volta, nei campionati minori, il salto di categoria era ristretto ai primi tre di ogni campionato. Questo era uno stimolo, sia dal punto di vista sportivo, sia per mettere in luce (oltre alle capacità) la personalità del singolo pilota. Oggi purtroppo ci sono troppe "scorciatoie" nel percorso necessario per arrivare al Mondiale".

Tu fai parte di una generazione di talenti che hanno fatto grande il motociclismo italiano. Vedi oggi dei segnali che lasciano pensare ad un ritorno a quei fasti?

"I giovani oggi devono essere più incisivi. Importante resta il lavoro del team, e da parte mia ho deciso di puntare su due ragazzi per potere essere in grado di seguirli al meglio. Anche le famiglie però hanno i loro doveri nel percorso di maturazione in pista che riguarda, ricordiamolo, ragazzi di 14-16 anni. Un'età di per sé complicata."

In ultimo una battuta a proposito del suo amico Jorge Lorenzo...

"Anche nei momenti meno felici è uno che non ha mollato. Secondo me bisogna dargli ancora queste ultime gare ed il prossimo anno sarà pronto nella lotta per Mondiale".

...e sull'attuale leader della MotoGP: Marc Marquez

"Da quando è arrivato in top class ha vinto tante gare, nonostante la Honda in alcuni momenti non fosse la migliore del lotto. Chissà dove sarebbe oggi se avesse avuto sempre la moto migliore..."


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