Tu sei qui

SBK, Rea: "Tanti sacrifici per essere campione"

A Magny Cours il neo iridato timbra il 50° successo in SBK: "Vittoria e titolo, una gara speciale", Sykes è 3°: "Avrei firmato per un risultato così"

SBK: Rea: "Tanti sacrifici per essere campione"

Share


Terzo Mondiale consecutivo per Joanthan Rea. Un successo che arriva al termine di Gara 1, dopo una fuga in solitaria scattata già dal semaforo al via. Un ritmo disarmante per gli avversari, con un passo gara superiore al secondo in alcuni momenti. Una cavalcata resa ancora più imperiosa dalle condizioni della pista che da bagnata fino a metà gara si è via via asciugata, con un finale di gara corso praticamente su asfalto asciutto.
Il Campione non ha mai mollato la presa, transitando sul traguardo con un vantaggio di oltre 16 secondi sul secondo, Maro Melandri. Con il compagno di squadra, secondo in campionato e terzo all'arrivo, lontano 129 punti, la triple crown è arrivata con 5 manche di anticipo: "Non ho parole in questo momento", ammette Johnny a fine gara, che però si lascia andare ad un pensiero rivolto alla sua famiglia ed a se stesso:" Ho sacrificato tanto nella mia vita per arrivare a vincere - dichiara - così come lo hanno fatto i miei genitori e tutti quelli coinvolti nell'aiutarmi ad arrivare a questo punto: vincere - spiega - il campionato una prima, una seconda e poi per la terza volta di fila."  

Poi è il momento dei ringraziamenti :"Grazie a tutto il team, e ad ogni singolo membro della squadra e tutti quelli di Kawasaki in Giappone. Ma soprattutto - aggiunge-  desidero ringraziare mia moglie ed i miei bambini che sacrificano così tanto anche loro".
Per Rea è il successo numero 50 in SBK arrivato il giorno del titolo mondiale: "Questa è stata una gara speciale. ho vinto il campionato con una vittoria in gara, è qualcosa che non mi era mai capitato,  ed è stato importante per me per farlo."

Sorrisi anche sul volto di Tom Sykes. nonostante la beffa arrivato sul finale ad opera di uno scatenato Marco Melandri che ha avuto la meglio sul pilota Kawasaki dopo un bel duello conclusosi con un terzo posto per Tom. Ma va bene anche così:" Considerando la ferita che avevo (riferendosi all'infortunio alla mano patito al Lausitzring), sono solo felice di essere qui, e poca importanza aveva per me essere sul podio. Ho chiuso comunque terzo, ma se qualcuno me lo avesse detto due settimane fa avrei firmato per questo. Avevo difficoltà a mettermi anche i calzini la mattina..."

La gara comunque non è stata semplicissima per Tom:" In alcuni momenti facevo fatica con l'aderenza in pista, così come credo anche Marco che però sul finale aveva forse più grip. " ha quindi concluso.

__

Articoli che potrebbero interessarti