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Sembra un film già visto, esattamente due settimane fa a Portimao. Come in quell’occasione, Federico Sandi si rivela dominatore del venerdì. Questa volta però a Magny-Cours, dove chiude al comando la prima giornata di prove libere. L’alfiere BMW, imprendibile al mattino, cala il bis anche al pomeriggio, siglando il tempo di 1’40”135. Alle sue spalle si inserisci quindi la Yamaha di Floriano Marino, reduce dal secondo posto in Portogallo, con un gap di un decimo, seguito a soli 33 millesimi dalla R1 del compagno Tamburini.
C’è anche una Kawasaki nelle prime posizioni, non è quella di Toprak Razgatlioglu, bensì di Guarnoni, autore del quarto crono a tre decimi dalla vetta (+0.343). Per il pilota turco (+0.748), vincitore del round di Portimao, si è trattato di un venerdì in salita, tanto da doversi accontentare del nono crono alle spalle delle BMW di Suchet e Faccani.
È andata addirittura peggio a Michael Rinaldi (+1.286), leder della classifica. L’alfiere Aruba ha infatti incassato oltre un secondo dalla vetta, consolandosi con l’undicesimo tempo. Tornando ai piani alti sorprende il quinto tempo realizzato dall’Aprilia di Luca Vitali (+0.507), appena dietro l’ucraino Mykhalchyk.
In ritardo invece la RSV4 del cileno Scheib (+1.912), quindicesima braccata dalla Panigale di Jones a 25 millesimi.
