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Italia-Francia-Svizzera-Italia: tris di nazioni con la BMW K 1600 GT

Un itinerario che si snoda tra 300 Km di curve assaporate in sella alla 6 cilindri bavarese. Turismo... a 160 CV!

Moto - Test: Italia-Francia-Svizzera-Italia: tris di nazioni con la BMW K 1600 GT

Le Alpi. Paradiso per i motociclisti e non solo. Se l'anno scorso vi abbiamo proposto l'Alto Adige in sella alla BMW R 1200 GS, quest'anno abbiamo deciso di andare sull'altro lato dell'arco, quello della Valle d'Aosta. Una telefonata a BMW Motorrad, un'altra a Dainese per l'abbigliamento tecnico e una mappa, vera, di carta, per tracciare uno dei più bei percorsi che le Alpi possano offrire. L'azienda tedesca ci ha fornito una fiammante moto da turismo veloce, la K 1600 GT, la seconda ci ha vestiti da capo a piedi (per fortuna con abbigliamento multistrato, visto che abbiamo anche preso la neve!) e la terza si è fatta “scarabocchiare” con l'evidenziatore. Vi raccontiamo come è andata!

IL PERCORSO IN BREVE – Come sapete, la redazione di GPOne.com è sita in Roma, e dunque già da qui per arrivare ad Aosta, possiamo contare, tra andata e ritorno, 1.500 Km (che il “K”, divora senza problemi!). L'itinerario, che consta esattamente 313 Km, altro non è che un anello. Possiamo dunque dire di essere partiti da Aosta, per raggiungere Bourg Saint-Maurice in Francia, toccare Beaufort prima, e Mègeve dopo, attraversare Chamonix-Mont-Blanc, giungere in Svizzera visitando Martigny, per “chiudere” il cerchio nuovamente su Aosta. Insomma, su e giù per i monti, come piace a noi motociclisti.

IL RACCONTO – Il navigatore “detta” poco più di sei ore e mezza di percorso. Ecco perchè, occorre alzarsi presto per “chiudere” il giro in una giornata. A colazione, ad Aosta, il meteo è più che positivo: sole, 25 gradi e qualche nuvola bianca a far da cornice ad una valle verdissima. Imbocchiamo subito la SS26, trafficata ma scorrevole, per raggiungere Prè Saint-Didier. La strada, dotata di un perfetto asfalto, culla pilota e passeggero con morbidi destra sinistra, da 70/90 orari, fase in cui la nostra moto da il meglio di sé, anche con l'ultimo rapporto inserito. Osserviamo la cura dei dettagli, i paesini attraversati lungo la salita, Elevaz e La Thuile, sono pulitissimi e ricchi di fiori. L'utilizzo del legno la fa da padrone, dalle fioriere alle staccionate, compensando il cemento delle gallerie attraversate poco prima. L'asfalto è nero come la pece, al pari delle nuvole, ora, sopra la nostra testa...


PICCOLO SAN BERNARDO - La SS26 si fa sempre più tortuosa, curve a gomito che, per far “girare” la BMW K1600GT, richiedo tecnica di guida, ma poi basta spalancare il gas per sentire il sei in linea che spinge fuori urlando come un animale! Proprio sul più bello, inizia a piovere. Il termometro segna 14 gradi, il parabrezza, regolabile elettricamente è nella posizione più alta e ci protegge dalle gocce che cadono dal cielo. La guida si fa dolce, ABS e controllo di trazione non vengono mai chiamati in causa, ma... la temperatura scende vertiginosamente. Qui, l'ammiraglia ci aiuta: manopole riscaldate, sella guidatore e sella passeggero al massimo della temperatura. Questi tre particolari, insieme all'abbigliamento tecnico Dainese, ci rendono la vita più “facile”. 

Tre chilometri all'arrivo del confine con la Francia, il termometro segna 1,5°. E' agosto: nevica! La foto vicino al cane (purtroppo in plastica, di San Bernardo vero, manco l'ombra!) è d'obbligo. Siamo a 2.188 metri, c'è una nebbia da Val Padana, sembra di essere nel nulla. Qualche motociclista, tedesco, che ci rassicura sul sole dall'altro lato. La Francia. Ci siamo, varchiamo il confine ed iniziamo a scendere, con tanto di fari antinebbia accesi; lasciamo dunque l'Italia e la neve. La pioggia mano a mano smette di cadere, l'asfalto è già asciutto e "fuma" al sole.

FRANCIA - Giungiamo a Bourg Saint Maurice tramite la D1090, passiamo per il vicino Lac de Chevril (lo vedete nelle foto N.d.R.) e ritornati al paese, alla seconda rotonda, svoltiamo a destra per la D902. L'asfalto ha un grip pazzesco e la ciclistica del K1600 GT consente cose incredibili. Lo stereo ci coccola, quando decidiamo di spegnerlo e goderci il vento ed il motore. Non avete idea di quante mucche da latte ci siano! Qualcosa di incredibile. Siamo infatti nella patria del Beaufort, formaggio a pasta pressata da latte crudo di vacca. Ci dirigiamo proprio verso questa città, Beaufort, lungo la D925 e ammiriamo il Lac de Roselend, al centro blu come il K, lungo il perimetro verde come lo smeraldo. Curve, su curve e curve, per svoltare sulla stretta D218B in direzione Notre-Dame-de-Bellacombe. Proseguiamo per Megève, in Alta Savoia, e non possiamo non notare come abbiano realmente deturpato la natura. Come? Impianti sciistici, ovunque. Una esagerazione.

IL MONTE BIANCO - Proseguiamo per la D1212, torna a far fresco, chiudiamo i deflettori laterali e scendiamo in valle belli allegri. L'asfalto è grigio, sembra cemento e l'impianto frenante, potente e modulabile è infaticabile. Si “stacca” forte, grazie ad un avantreno granitico, per poi buttare la moto in piega e sfruttare la coppia del motore. Goduria pura, ed il sound in rilascio con gli scarichi che “borbottano”, sono a dir poco galvanizzanti. Giungiamo in valle e prendiamo la N205, superstrada che ci porta a Chamonix-Mont-Blanc. Sua Maestà il Monte Bianco è appena nascosto da delle nuvole. Rimaniamo a bocca aperta. Con i suoi 4.810 metri di altezza è la montagna più alta dell'Europa Centrale. Maestoso, imperiale, il Tetto d'Europa, o delle Alpi se volete, merita di essere rivisto almeno una volta nella vita.

SVIZZERA – Lasciamo alle spalle la Dama bianca, prendendo la D1506 in direzione Svizzera, verso Martigny. Prendiamo la strada numero 21, decisamente... trafficata. La risalita è lenta ed il confine con l'Italia, non è poi così vicino. Arriviamo ad un bivio: tunnel lungo e palloso, curve e paesaggio. Buona la seconda... verso il Passo del Gran San Bernardo. L'asfalto è pessimo, pieno di buche, ghiaia, bisogna fare attenzione. Un peccato, perchè se così non fosse il grip sarebbe eccellente. Fa freddo, forziamo il ritmo per arrivare prima e giungiamo al Passo del Gran San Bernardo, sito a 2.469 metri. E' nuvoloso ed il lago omonimo ci fa rilassare un po', con le sue oche gigantesche che starnazzano e chiedono pane ai turisti.

RIENTRO IN ITALIA – Rientriamo dunque in Italia, con la SS27, in discesa, con tanto di asfalto perfetto, pieghe DOC G, e la BMW K 1600 GT, instancabile, che si fa notare tra le altre moto. Fino ad Aosta la strada non è poca e ci godiamo la stabilità della moto, senza eguali. Arrivati ad Aosta fa un caldo incredibile e finalmente la passeggera... decide di spegnere la sella riscaldata. Lo schermo TFT ce lo segnala, insieme a tutte le info utili, come i consumi, 5,5 litri di benzina ogni 100 Km. Che dire, niente male!

K 1600 GT, JE T'AIME – Ok, parla tedesco la nostra Signora di Monaco, ma forse un po' di francese lo capirà. Quasi dimenticavamo: i francesi? Non parlano inglese, né tantomeno l'italiano. Armatevi di pazienza... Tornando alla nostra compagna di viaggio (la nostra passeggera si è comportata in maniera esemplare, ma del resto, ha viaggiato in business class. Grazie B.! N.d.R.), che dire, per fare mototurismo è il top, difficile chiedere di più. Confortevole, potente, priva di vibrazioni, non ha eguali. Insomma, “Caro Babbo Natale, la base costa 23.400 euro. Stramegafulloptional (detto come da un bimbo di 6 anni!), 28.530 euro. Sai, quella con la retromarcia, l'impianto stereo, etc, etc (tutto non entra nella letterina, scusa). Ecco, se non dovesse entrare sotto l'albero, tranquillo, faccio spazio in garage. Ti voglio tanto bene, e l'attendo per il 25 dicembre prossimo, firmato, un piccolo motociclista”.

In questo servizio abbiamo usato: abbigliamento DAINESE ed AGV, per lui e per lei
AGV K5 S Matt Black

Dainese Sandstorm Gore-Tex Jacket
Dainese Travelguard Gore Tex Pants
Dainese Freeland Gore Tex Gloves
Dainese Freeland Gore-Tex Boots

Dainese Tempest D-Dry Lady
Dainese Womens Tempest D-Dry Pants
Dainese Tempest D-dry Long Gloves
Dainese Tempest D-WP Boots

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