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Cartella esattoriale per multa mai inviata: ricorso entro 30 giorni

Entro un mese occorre ricorrere contro i verbali raddoppiati

Moto - News: Cartella esattoriale per multa mai inviata: ricorso entro 30 giorni

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Quando la burocrazia fa il suo corso, in tema di multe da Codice della Strada, il cittadino deve temere il peggio. Il percorso tipo è questo: ricevi a casa la multa da 100 euro da parte del Comune, non paghi, e allora ti viene recapitata la cartella esattoriale di 200 euro dall’ente riscossore cui si appoggia il Comune. Prima era Equitalia: ora l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Non c’è modo di opporsi e occorre pagare per non subire il fermo amministrativo della moto o dello scooter. Ma se la prima multa non ti è mai arrivata e ti viene subito recapitata la cartella esattoriale, come ti difendi?


Parola alla Cassazione


La sentenza 22080/2017 della Cassazione a Sezioni Unite è rilevante: il peso specifico è notevolmente superiore a quello delle sentenze della Cassazione a sezione unica. Stando ai giudici, avete 30 giorni dalla notifica per fare ricorso contro la cartella esattoriale: vi rivolgerete alla commissione tributaria provinciale. Il problema non è certo causato dall’ex Equitalia (ora l’Agenzia delle Entrate-Riscossione): il guaio nasce per colpa del Comune, che non ha mai inviato la prima multa.


A norma di legge


L’opposizione alla cartella di pagamento, emessa ai fini della riscossione di una sanzione amministrativa pecuniaria comminata per violazione del codice della strada, va proposta ai sensi dell’articolo 7 del decreto legislativo 150/2011. Questo vale per le notifiche mai avvenute e per le notifiche nulle: in particolare quelle fuori tempo (dopo 90 giorni dalla violazione).


Succede eccome


Se la Cassazione, a Sezioni Unite, si è espressa in materia, è perché la questione esiste e si ripete negli anni. Sono difetti di notifica. Il tutto complicato maledettamente dal fatto che i Comuni si appoggiano a enti esterni per le notifiche, con spese di spedizione e accertamento che lievitano. Più altri processi burocratici davvero da diciannovesimo secolo: un Comune del Nord invia la comunicazione a un ente del Centro Italia, che poi invia la multa al cittadino. Un caos. Tant’è vero che talvolta gli enti non rispettano i 90 giorni di tempo per inviare la notifica da quando è avvenuta l’infrazione.

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