Nell’ultimo minuto di tutta la sessione, abbiamo assistito al classico T4 di Franco Morbidelli che, dopo aver fatto settare perfettamente le sospensioni Ohlins della sua Kalex, è uscito dal garage Marc VDS ed ha iniziato a cercare il limite, trovandolo proprio nel finale con il crono di 1’54”200, il migliore della Classe Moto2 ad Aragon.
Secondo tempo e beffa arrivata improvvisamente per Mattia Pasini che, va considerato, ha girato negli ultimi minuti con gomme Dunlop usate, mostrando un passo gara che consentirebbe al pilota Italtrans di giocarsi la vittoria nel Gran Premio di domani.
Sedici millesimi di ritardo da Morbidelli per il terzo tempo di Takaaki Nakagami: da quando ha firmato il contratto 2018 MotoGP, il giapponese del team Asia è tornato ai livelli dello scorso anno e ad Aragon potrebbe addirittura provare a vincere la prima gara stagionale.
Belle prove per il tedesco Sandro Cortese con la prima Suter in classifica dopo ben 3 Kalex; quinto tempo per il portoghese Miguel Oliveira, anch’egli senza Kalex, ma con una KTM, quella del team Ajo.
Notevole il sesto tempo di Alex Marquez, perché il fratello di Marc arriva dal terribile infortunio rimediato a Misano, dove il numero 73 si ruppe il bacino: vedendo le sue derapate, si direbbe che il compagno di team di Franco Morbidelli sia, quantomeno, sulla giusta strada del recupero definitivo.
Pugno sul serbatoio della sua Speed Up da parte di Simone Corsi, terzo sino agli atti conclusivi del turno prima di perdere posizioni, sino al settimo tempo nella lista. Dopo il romano, ecco lo spagnolo Jorge Navarro, un ottimo conoscitore del Motorland di Aragon, e Thomas Luthi con un nono tempo finale, che dimostra quello che è il solito lavoro dello svizzero: nelle FP3 lavora per la gara, sistemando al meglio la sua Kalex numero 12.
Decimo tempo per “Pecco” Bagnaia, con alle sue spalle gente come Axel Pons, Augusto Fernandez e Fabio Quartararo, tre piloti che hanno corso diverse volte ad Aragon nel CEV spagnolo.
Il belga Xavier Simeon precede Luca Marini, stamani sedicesimo, ventunesimo tempo di Lorenzo Baldassarri, ventiseiesimo per Stefano Manzi, costretto a rinunciare agli ultimi minuti dopo il guasto della sua Kalex motorizzata Honda. Tanto lavoro da fare per Andrea Locatelli, trentesimo, e per la wild card Federico Fuligni, trentaduesimo.