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La pioggia e Maverick Vinales non vanno d’accordo, il rapporto sembrava essere migliorato dopo il 4° posto a Misano ma nella prima giornata ad Aragon sul bagnato i problemi sono tornati. Diciassettesimo sia al mattino che al pomeriggio, lo spagnolo non sottovaluta le sue difficoltà e anzi non teme di fare autocritica.
“Se queste sono le nostre prestazioni sul bagnato, allora il titolo è andato - non usa mezze misure - Le prossime gare sono in Giappone, Australia e Malesia, tutti piste in cui potrebbe piovere e noi dobbiamo farci trovare pronti nel caso accada”.
Non come ad Aragon.
“È stata una giornata frustrante - ammette Maverick - Abbiamo provato tante cose ma non riuscivamo a migliorare. So qual è il problema, ci manca trazione, ma non abbiamo ancora capito da cosa derivi, altrimenti l’avremmo già risolto. Oggi per me è stato veramente difficile guidare la Yamaha”.
Se Vinales a Misano aveva visto la luce sotto l’acqua, in Spagna è di nuovo precipitato nelle tenebre.
“Le gomme sono le stesse, ma in Italia c’era più acqua e quindi lavoravano in modo diverso, inoltre anche il disegno delle due piste è molto differenti - spiega - Comunque, resta il fatto che in queste condizioni Honda e Ducati sono sempre davanti mentre noi dobbiamo cambiare la sua situazione”.
Ma come?
“Innanzitutto questa non è stata una giornata sprecata, anzi è stata un’opportunità per migliorare le nostre prestazioni - continua Maverick - Inoltre Zarco, con una Yamaha, è nelle prime posizioni e quindi potremo confrontare i suo dati con i nostri. È veramente strano, a Misano io ero stato veloce e lui in difficoltà mentre qui è come ci fossimo scambiati le posizioni”.
