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Rossi: meglio sulla MotoGP che sulla R1 di serie

"Buone sensazioni da subito, ma guidare sul bagnato è meno impegnativo. Domani dovrò capire la mia resistenza e il mio potenziale"

MotoGP: Rossi: meglio sulla MotoGP che sulla R1 di serie

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I fanatici delle teorie del complotto negli scorsi giorni si sono scatenati: Valentino in realtà non si è operato, anzi non si è nemmeno fatto male, il furto delle lastre è una copertura. Mancava solo invocare le scie chimiche e l’Area 51 e la sceneggiatura per una puntata di X Files sarebbe stata perfetta.

Valentino accoglie con un sorriso tutte queste fantasiose ipotesi: “che cosa vi devo dire? Volete vedere le lastre? Perché non è neanche vero che le abbiano rubate, le vere immagini della mia gamba non sono mai state pubblicate da nessuna parte. Quando succedono certe cose, poi si dicono tante stupidaggini. Se volete chiedete ai medici, a me non interessa neppure dimostrare che mi sono fatto male”.

Poi, però, cede e improvvisa uno spogliarello togliendosi la calza contenitiva e mostrando i segni dell’operazione.

Cicatrice a parte, la buona notizia è che la gamba ha un bell’aspetto dopo 8 giri nel primo turno di libere e 13 nel secondo.

La giornata è stata positiva - chiarisce subito Rossi - Fin dal mattino mi sono sentito bene in sella e sinceramente non sapevo come aspettarmi perché non ero salito sulla M1 dopo l’infortunio con la tuta . Però l’ergonomia di questa moto è fatta su misura per me e stavo meglio che sulla R1”.

Quando hai iniziato a guidare quali sono state le sensazioni?
Non avvertivo molto dolore, ma la cosa migliore è che dopo i due turni la gamba non si è gonfiata. Mi sento abbastanza bene”.

La pista bagnata ti ha aiutato?
Fisicamente è più facile guidare in quelle condizioni, meno impegnativo, quindi è stato meglio iniziare così. Dall’altra parte è più pericoloso, è più facile sbagliare. Mi sono tenuto un po’ di paura, un po’ di margine. Non frenavo sui cordoli e non tentavo neanche di inserire la moto in curva quando arrivavo un po’ lungo in una frenata, cose che normalmente si fanno quando guidi al limite. Ho preso qualche accortezza in più perché io sono già contento di essere qui e guidare”.

Questi due turni ti hanno permesso di sciogliere tutti i dubbi?
No, perché la guida sul bagnato è diversa da quella sull’asciutto. Ti sporgi molto meno dalla moto e quella è una delle aree dove a causa dell’infortunio fatico maggiormente”.

Hai capito se potrai reggere l’intera distanza di gara?
Se fosse sul bagnato non penso che avrei particolari problemi, ma con l’asciutto cambia tutto. Per esempio, in frenata devo fare maggiore forza su braccia e spalle perché non posso spingere sulle gambe. Sull’asciutto sarà più faticoso”.

Quindi domani pensi di provare un long run?
Se ho veramente la possibilità di fare quei 23 giri… allora è meglio tenermeli per domenica (ride). Penso di seguire un programma di lavoro normale nelle FP3, cercando di sistemare la moto e capire il mio potenziale e poi provare a montare le gomme morbide sul finale. Il primo scoglio sarà entrare nei primi 10, ma non ho veramente idea se sarò in grado di riuscirci. Per capire la mia resistenza dovrò affidarmi alle sensazioni”.

Avete modificato in qualche modo la moto?
Ho usato le pedane in posizione più bassa ma penso che già domani tornerò a quella standard”.

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