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MotoGP, FP2: Pedrosa e la Honda dettano legge, 20° Rossi

Lo spagnolo precede Lorenzo, Zarco e Marquez, 7° Lowes, 8° Dovizioso, Vinales flop sul bagnato, soltanto diciassettesimo

MotoGP: FP2: Pedrosa e la Honda dettano legge, 20° Rossi

Il copione non cambia, perché c’è sempre una Honda a guardare tutti dall’alto. Non è quella di Marc Marquez, bensì di Dani Pedrosa, che nei minuti conclusivi del turno è riuscito a scendere sotto il muro dei due minuti con gomma slick, bloccando il crono sull’1’59”858. Un indizio rassicurante per lo spagnolo, a caccia del riscatto al Motorland dopo l’amarezza di Misano.

Su una pista che ha visto l’asfalto asciugarsi nel finale di sessione, complice anche il meteo favorevole, Marc Marquez si accontenta del quarto crono a sei decimi dal compagno (+0.601). Bisogna però sottolineare che il cinque volte iridato non ha utilizzato lo pneumatico slick, ecco quindi spiegato il ritardo che supera il mezzo secondo. Tra i due alfieri Honda si inserisce Jorge Lorenzo, che in condizioni miste dimostra di trovarsi a proprio agio con la GP17, accusando poco più di due decimi dal compagno (+0.214), appena dietro c'è la M1 di Zarco (+0.462).

Chi rincorre è invece Andrea Dovizioso (+1.104), chiamato a confrontarsi con un ritardo dalla vetta che va oltre il secondo. La prestazione del forlivese non rispecchia quelle che sono le sue aspettative, anche se il numero 4 ha preferito non affidarsi alla soft. È nono il portacolori di Borgo Panigale, seguito dall’Aprilia di Aleix Espargarò e la KTM del fratello Pol.

C’è poi il capitolo Yamaha da analizzare. Partiamo da Maverick Vinales (+1.774): spiace doverlo dire, ma al momento lo spagnolo si sta dimostrando un vero e proprio flop in queste condizioni, come già visto al mattino, tanto da doversi accontentare del diciassettesimo posto con un distacco di un secondo e sette. Valentino Rossi (+2.059) invece, dopo 13 tornate disputate, è 20° alle spalle di Petrucci con due secondi di ritardo. A inizio turno il 46 è sceso in pista mostrando grande fiducia sull’acqua, tanto da portarsi in seconda piazza alle spalle di Marquez. Sulla lunga distanza il resto del gruppo è però riuscito a migliorare, mentre Valentino si è dovuto accontentare .

Tornando ai piani alti, spicca col quinto tempo la Ducati di Karel Abraham (+0.613), seguita dalla Honda LCR di Cal Crutchlow (+0.624) e l’Aprilia di un sorprendente Sam Lowes (+0.727). Soltanto 14^ la Suzuki di Andrea Iannone (+1.613), 21 millesimi più veloce nel confronto con la KTM di Kallio.

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