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SBK, Canepa: non baratterei la mia 24 Ore per un test sulla M1 di Rossi

Il pilota ligure dopo il trionfo al Bol d'Or: "Vincere una gara di durata regala più soddisfazione che farlo in una corsa di velocità"

SBK: Canepa: non baratterei la mia 24 Ore per un test sulla M1 di Rossi

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Primo pilota italiano a vincere il Mondiale Endurance e primo azzurro a trionfare al Bol d’Or. Una seconda giovinezza quella di Niccolò Canepa, che nelle gare di durata ha trovato il terreno di caccia prediletto per tornare sul gradino più alto del podio. Dopo il successo dello scorso luglio a Suzuka, il ligure ha inaugurato la stagione 2017/2018 con un successo al Paul Ricard che rimarrà nella storia in sella alla Yamaha del team GMT94.

Niccolò da dove partiamo?

Partiamo dal fatto che sto vivendo un sogno. Vincere a Suzuka e poi una 24 Ore come quella del Paul Ricard è inspiegabile. È tutto magico e sono felicissimo per questo momento della mia carriera agonistica, nel quale mi sto togliendo diverse soddisfazioni”.

Avete vinto in Francia, ma non è stato così semplice.

“Già, l’ultima settimana si è rivelata traumatica. Inizialmente Ohlins ha sbagliato a mandarci le sospensioni, poi sono arrivate soltanto giovedì. Siamo scesi in pista in ritardo rispetto agli altri team, senza nemmeno aver provato le gomme. Devo dire che è stato un grosso rischio”.

In qualifica avete sofferto come è capitato più volte, poi in gara la musica è cambiata.

“Noi eravamo consapevoli che di notte, quando la temperatura avrebbe iniziato ad abbassarmi, potevamo essere molto competitivi. Infatti così è stato, abbiamo soltanto dovuto avere un pizzico di pazienza e alla fine il risultato è arrivato. Tra l’altro, vincere con nove giri di distacco è spettacolare”.

Quanto è complicato correre col buio?

Moltissimo, anche perché a mio parere i fanali servono a poco. Quando la moto accellera, ad esempio, la fanaliera tende a illuminare più in alto del dovuto. Inoltre, nei primi giri, l’occhio deve abituarsi alla luce e non è così semplice, senza scordarsi poi che molti piloti rallentano ed è facile tamponarsi”.

Questa vittoria vi lancia verso il secondo titolo iridato?

Di sicuro meglio di così non potevamo iniziare. Penso che GMT94 sia il team più competitivo del Mondiale, dal momento che io, Checa e Di Meglio siamo tutti allo stesso livello, a differenza magari di altre squadre che peccano di costanza”.

Riavvolgiamo il nastro a Suzuka. In quell’occasione ci hai svelato che essere sul gradino più alto era come stare al Mugello. Al Paul Ricard invece?

“Ovviamente sono due podi diversi, anche perché questa volta ero stremato e non penso di averlo goduto pienamente (sorride). Devo comunque dire che vincere una 24 Ore regala più soddisfazione che trionfare in una gara di velocità”.

Hai detto che stai vivendo un momento molto bello della tua carriera. Tra l’altro ti sei anche sposato.

“Vero, io e Barbara siamo convolati a nozze la scorsa settimana e abbiamo scelto come luna di miele il Paul Ricard (sorride). Lei mi segue sempre durante queste gare ed è costantemente al mio fianco”.

Non si annoia alle gare di durata?

Direi di no, anche perché lei è l’unica persona che può entrare in contatto con me quando corro e quindi è sempre in movimento (scherza). Barbara sa esattamente come comportarsi, tipo quando portarmi da mangiare oppure asciugarmi la visiera durante le soste”.

Torniamo a parlare di moto. Come mai Yamaha ha scelto van der Mark per sostituire Rossi?

“Michael è un pilota giovane e sono convinto che Yamaha voglia portarlo in MotoGP in futuro. Di conseguenza gli ha offerto questa opportunità anche vista l’età”.

Debutterà ad Aragon senza  nemmeno un test, non è rischioso? Tu lo avresti fatto al posto suo?

Molto. Dal punto di vista mediatico avrà sicuramente un gran ritorno, però c’è il grosso rischio che non possa emulare le prestazioni di Rossi o Vinales. Mi spiego meglio: mettiamo che van der Mark dovesse arrivare tra i primi dieci, oppure 15, per lui sarebbe un grande risultato, ma non per la gente e gli appassionati, che inizierebbero a nutrire seri dubbi riguardo la competitività. Cosa avrei fatto io? Avrei accettato”.

Risposta secca: baratteresti un test sulla M1 per una vittoria alla 24 Ore?

“No. Nel caso ci fosse la possibilità farei però entrambi”

Canepa invece quando lo vedremo di nuovo in pista?

Nel 2018, dove posso confermarvi farò due wildcard con la terza Yamaha in Superbike”

 

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