Mondiale praticamente chiuso. Con l'ennesimo successo Jonathan Rea è ad un passo dal suo terzo trionfo Mondiale: quando mancano tre appuntamenti alla fine della stagione, e con 150 punti da assegnare, il pilota Kawasaki veleggia tranquillo con un vantaggio di 120 punti sul diretto inseguitore Tom Sykes, fermo ai box per l'infortunio alla mano sinistra. Un titolo che per Rea potrebbe arrivare dunque già dalla gara di Magny-Cours a fine mese, avversari permettendo.
Certo che, in questo weekend, per loro non è sembrata girare al meglio. Dopo l'uscita di scena di Tom Sykes, volato in prova e con una frattura al mignolo della mano destra, oggi è toccato a Chaz Davies facilitare ulteriormente il compito di Rea. Chaz era ormai in vista del traguardo - mancavano meno di 3 tornate al termine - quando è incappato in una caduta che non solo gli ha negato un meritato secondo posto, ma anche impedito di approfittare dell'assenza di Sykes per portarsi in seconda posizione di Campionato.
Una lotta, quella per il platonico titolo di "vicecampione", ormai rimasta l'unica nota di interesse che possa offrire questa stagione.
Rea dunque trionfa, con una gara fotocopia come quella del sabato, alle sue spalle chiude Michael VD Mark che "saluta" la SBK per correre ad Aragon MotoGP in sella alla Yamaha M1. Dietro di lui un caparbio Marco Melandri che lotta con una Ducati in preda agli isterismi riuscendo a portare a casa un altro terzo posto dopo avere lottato con un bravo Eugene Laverty, duro a mollare la sua posizione se non nel finale di gara.
LA GARA - Allo spegnersi del semaforo è Leon Camier, scattato dalla prima casella, che si porta al comando alla prima staccata con la MV. Dietro però c'è un Jonathan Rea che supera avversari come birilli e, dopo neanche due giri mette nel mirino e affonda la 4 cilindri varesina con un sorpasso che non ammette repliche. Ci prova Leon a resistere, ma contro Rea c'è ben poco da fare. Il pilota Kawasaki inizia a spingere e stacca tutti dopo poche curve transitando sul traguardo con quasi un secondo di vantaggio facendo registrare un 1.43"192 nonostante la manovra di sorpasso. Poche tornate e la musica si era già capita: Rea in testa ed il mondo dietro impotente a guardare il codone della Ninja numero 1 prendere il largo.
L'attenzione a questo punto si sposta sulla lotta per le posizioni da podio. La Ducati di Davies, riuscitosi a sbarazzare non con poca fatica della Aprilia di Laverty al sesto giro, tenta un difficile recupero sul leader. Dietro è lotta per la terza piazza che vedrà coinvolti Leon Camier, sfortunato protagonista per la rottura del motore al nono passaggio, Eugene Laverty e Marco Melandri, con in scia Michael VD Mark ed Alex Lowes. Purtroppo Lowes terminerà la sua gara con un highside (anche lui al nono giro) restringendo la lotta di fatto a Laverty e Melandri, agevolati dalla caduta a tre giri dal termine di Chaz Davies. Podio dunque, che vedrà Melandri arrivare distanziando Laverty, ma dietro Michael VD Mark che chiude dunque il suo weekend "pre MotoGP" con un bel secondo posto.
Già dal podio, dietro l'Aprilia numero 50, troviamo Jordy Torres, seguito da Lorenzo Savadori, sesto, Leandro Mercado e un bravo Anthony West che centra un bell'ottavo posto al debutto con la Kawasaki del Team Puccetti. Nona e decima posizione infine per Ayrton Badovini e la Honda CBR del collaudatore Takahashi.