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SBK, Portimao: circa mezzo quintale lo sforzo dei piloti sui freni

Secondo i tecnici Brembo, il tracciato portoghese è considerato mediamente impegnativo al pari di Losail

SBK: Portimao: circa mezzo quintale lo sforzo dei piloti sui freni

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I motori delle derivate tornano finalmente ad accendersi a Portimao, per il decimo round stagionale. Disegnata da Ricardo Pina, la pista è stata equiparata alle montagne russe per i continui saliscendi che la caratterizzano: in salita si raggiunge una pendenza massima del 6 per cento, in discesa del 12 per cento, mentre l’inclinazione trasversale tocca in alcuni punti l’8 per cento.

Il tracciato presenta elementi di ogni tipo, dal rettilineo principale di 970 metri a tornanti da 60 km/h passando per curve con raggio di 160 metri e improvvisi cambi di direzione. La vicinanza con l’Oceano Atlantico e l’assenza di frenate impegnative una in fila all’altra consentono di evitare il surriscaldamento dei freni.

Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 17 piloti del Mondiale Superbike, l’Autódromo Internacional do Algarve è un circuito mediamente impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico alla pista di Losail che chiuderà il campionato.

L’impegno dei freni durante il GP

Nonostante la presenza di 20 curve, ogni giro i piloti del Mondiale Superbike utilizzano i freni 10 volte per un totale di poco inferiore ai 29 secondi. L’impianto frenante è in azione per il 28 per cento del tempo della gara.

Fatta eccezione per la prima frenata dopo il traguardo, l’unica effettuata partendo da una velocità superiore ai 300 km/h, tutte le altre presentano decelerazioni massime comprese fra 0,8 g e 1,3 g. La decelerazione media della pista è di 1,12 g ma il valore inganna perché nella prima metà della pista risulta di 1,2 g mentre nella seconda la media scende a 1 g.

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di poco inferiore ai 9 quintali e mezzo: ogni giro quindi ciascun pilota è chiamato ad uno sforzo di circa mezzo quintale.

Le frenate più impegnative

Delle 10 frenate dell’Autódromo Internacional do Algarve solo una è considerata altamente impegnativa per i freni, 8 sono di media difficoltà e la restante è light.

La più impegnativa in assoluto è la prima curva dopo il traguardo. Il rettilineo di quasi un chilometro che la precede permette alle Superbike di raggiungere i 305 km/h: in cima alla cresta i piloti iniziano a frenare, toccando gli 1,5 di decelerazione, e continuano a farlo per 3,9 secondi durante i quali percorrono 221 metri per poi entrare in curva a 119 km/h.

Da record per il Mondiale Superbike sono sia il carico sulla leva del freno che la pressione del liquido Brembo nell’impianto frenante in questo punto: 6,7 kg il primo, 14,3 bar il secondo. In MotoGP, invece, complice l’adozione dei freni in carbonio il carico massimo è di 8,1 kg mentre la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T tocca un picco di 14 bar, valori registrati all’ultima curva di Aragon.

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