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MotoGP, Marquez: cinque punti possono essere fondamentali

Marc sorride: "Provarci è nel mio stile, se fossi caduto mi avrebbero detto che non cambio mai. Cadere nel warm up mi è servito per non farlo in gara"

MotoGP: Marquez: cinque punti possono essere fondamentali

Ed una volta di più chiamatelo Marquez lo stratega. Già perché nemmeno l’asfalto bagnato con conseguente mancanza di grip ha fermato i piani dello spagnolo, che ha fulminato Petrucci all’ultimo giro facendo oltretutto il giro più veloce della gara. “E’ stato molto difficile mantenere la concentrazione anche perché all’inizio non ho avuto particolare confidenza; per fortuna poi la situazione è migliorata, cosi sul finale ho potuto provarci. La caduta nel warm up mi è servita, mi ha fatto capire dov'era il limite evitandomi di finire a terra in gara”.

Durante la gara si era fatto strada il pensiero che Marc potesse accontentarsi, ma non è stato assolutamente così.

“Potevo provare ad attaccare  Danilo a tre giri dalla fine, ma ho preferito rischiare solo per un giro, così l’ho fatto nell’ultimo: sono passato ed ho dato tutto. La situazione era diversa rispetto all’Austria – analizza Marc - dato che questa volta non ho sentito di aver quel qualcosa in più per provarci. All’inizio ho pensato al campionato, poi ho cambiato idea e ho provato perchè è il mio stile, quello che mi ha permesso di vincere cinque titoli. Ho pensato che cinque punti  in più possono essere fondamentali a Valencia. Se fosse finita male sono consapevole che tutti avrebbero subito detto che non cambio e non imparo mai”.

Durante la corsa il 93 ha lasciato tutti dubbiosi quando, nei primi giri, ha fatto un cenno con la gamba al muretto, che ha iniziato a preparare la seconda moto con l’assetto da asciutto.

“Sapevamo che il cambio di set up da bagnato ad asciutto richiedeva tempo. Di conseguenza prima della gara io ed il team abbiamo deciso che, se avessi reputato possibile il flag to flag, avrei fatto un cenno al box in anticipo, in modo da avere il tempo per preparare la seconda moto". 

Parlando di classifica, gli occhi Marc trasmettono la giusta carica, così come le sue parole.

“Era importante tornare davanti dopo ciò che è successo a Silverstone, ed essere a pari punti con Dovi mi consente di gestire meglio la situazione. E' un campionato incredibile, dove tutto può succedere; in Austria non pensavo di essere veloce quanto Dovi ma è successo, mentre a Silverstone lo stesso Dovi è andato meglio di quanto mi aspettassi. Occorre poi non dimenticarsi di Vinales, che ha sofferto sul bagnato dopo essere stato molto veloce sull’asciutto. Per Rossi e Pedrosa ora è più difficile, ma è normale che gara dopo gara diminuisca il numero dei contendenti. Le prossime gare? Non so dove potremo vincere noi e dove potrà farlo Dovi: quello che so è che ormai la Ducati è diventata veloce ovunque”. 

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