Tu sei qui

MotoGP, Petrucci: il segreto di Dovizioso? è dolce sul gas

Danilo a ruota libero: "guardo spesso i suoi dati, spero di averlo aiutato. Il team ufficiale Ducati? ne riparliamo il prossimo anno"

Iscriviti al nostro canale YouTube

Mancano pochi giorni a Misano, una gara che tanti piloti aspettano e tra questi c’è Petrucci. Il pilota del team Pramac ha voluto fare con noi e altri colleghi un’esperimento: un’intervista collettiva via Whatsapp.

Danilo ha visto sul suo smartphone arrivare le domane e ha risposto con un audio a ognuno di esse. Una specie di… allenamento per affrontare i media nel Gran Premio italiano. Scherzi a parte,  il Petrux ha raccontato del passato, del presente e logicamente del futuro.

La sfida in classifica con Lorenzo, lo stimolo di vedere un Dovizioso così forte, l’arrivo di Redding e le speranze di entrare in una squadra ufficiale. Di seguito potete leggere il Petrucci-pensiero, mentre qui sopra sentire le risposte dalla sua viva voce.

LA LOTTA CON LORENZO -Non sono sorpreso che Dovizioso e Lorenzo siano in classifica davanti a me, ho 5 zeri di cui 4 non dovuti direttamente a me. Penso di potere ancora riuscire a finire davanti a Jorge, non è uno dei miei obiettivi principali della stagione ma sarebbe bello”.

IL SEGRETO DI DOVIZIOSO -Sono un po’ sorpreso, non dalla velocità ma dalla consistenza di Dovi. Sicuramente la moto è migliorata, ma lui è più forte di prima. Non è troppo più veloce di me, ma riesce a sfruttare la moto in tutta la gara, mentre io non riesco nella seconda parte perché consumo troppo la gomma posteriore. Vedo i suoi dati, non ci sono veri segreti ma è molto dolce sull’acceleratore”.

IL TEAM UFFICIALE -Non ci sarebbe comunque stato posto nel team ufficiale per il prossimo anno. Rimango nella stessa posizione in cui sono anche nel 2018, dovremo riaffrontare il discorso dopo le prime gare”.

I PROBLEMI NELLE ULTIME GARE -Nelle ultime due gare ci sono state delle difficoltà in più. In Austria avevo una sola carena, ho dovuto lavorare tutto il fine settimana con una sola moto, avevo la velocità massima peggiore e poi, come se non bastasse, si è rotta la moto dopo 3 giri e partivo comunque in seconda fila. La gara di Silverstone è stata condizionata dagli eventi, nelle FP3 era piovuto e non ero potuto entrare direttamente in Q2. In qualifica sono caduto, in gara avevo recuperato fino al 10° posto ed è andata a finire come avete visto tutti (è stato buttato a terra da Iannone ndr)”.

IL NO AD APRILIA -L’offerta di Aprilia era sicuramente buona e li ringrazio, però mi sembrava brutto nei confronti di Ducati fare metà stagione da separati in casa. Avrò un altro anno per vedere senza patemi se sarò pronto a entrare al team ufficiale della Ducati per il 2019, mi hanno sempre trattato bene e ho preferito restare con loro”.

DUE CARENE PER MISANO -Sicuramente stanno andando avanti con lo sviluppo ma non so di cosa di tratti. A Misano avrò due nuove carene, potrebbe funzionare ma non è la nostra priorità”.

DOVIZIOSO: UNO STIMOLO - A volte uso dei particolari che poi passano a Dovizioso, ma la cosa più importante è che il nostro stile di guida è simile e quindi abbiamo bisogno delle stesse cose. È importante spingersi l’uno con l’altro, io mi confronto spesso con i dati di Andrea e penso che lui faccia lo stesso. Non so se gli sono utile, ma lo spero”.

L’ARRIVO DI MILLER - “Jack è un pilota veloce ed è molto giovane. Ha guidato una Honda per 3 anni e non so se con Ducati sarà meglio o peggio per lui, sicuramente sarà diverso”.

Articoli che potrebbero interessarti