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Yamaha XSR700 by Maria Motorcycles

La naked giapponese diventa una suggestiva e accattivante scrambler

Moto - News: Yamaha XSR700 by Maria Motorcycles

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I celebri customizers di Maria Motorcycles si innamorarono a prima vista della Yamaha XSR700. Dopo aver strappato al marketing del marchio giapponese una prova della naked ne hanno apprezzato tantissimo il motore e il comportamento su strada. Così – da cosa nasce cosa – Yamaha Portugal ha deciso di proporre loro un progetto finalizzato alla creazione una special partendo proprio dalla base della XSR700. Il risultato è quello che vedete nelle immagini qui sopra: una scrambler estrema, di quelle che non solo attirano l’attenzione degli occhi ma che fanno anche venir voglia di guidare proprio dove l’asfalto lascia il posto alla sabbia e allo sterrato.


Rivoluzione (quasi totale)


Accettata la sfida, i customizers di Maria Motorcycles si sono messi subito all’opera con le idee chiare. Via la carrozzeria di serie. Ecco un nuovo serbatoio dalle forme ingombranti, in perfetto stile vintage-scrambler, e una nuovissima e inedita coda. Qualche intervento è stato necessario anche sul telaio, così come si è intervenuti sulla ciclistica e i freni: ora la forcella ha una maggiore escursione e l’impianto frenante guadagna mordente ed efficacia. Impossibile non notare il nuovo manubrio “enduro”, con nuove leve, e il nuovo faro minimal. Vera e propria opera d’arte è la sella realizzata in Alcantara e cuoio, che si sposa alla perfezione con il design del posteriore.


Scarichi laterali e tabella portanumero


Ma un altro elemento estetico caratteristico è sicuramente il parafango anteriore alto e sporgente, che mette in bella vista la ruota a raggi (da 19’’) ricoperta da pneumatici Michelin rigorosamente tassellati. Completamente nuovo è l’impianto di scarico con i due terminali in acciaio separati che donano alla moto quel “non so che” di retrò; nella parte centrale i due scarichi sono opportunamente “ricoperti” in modo da non infastidire con il calore le gambe del guidatore. Completa il quadro la tabella portanumero. E se estetica e quote ciclistiche sono state completamente rivisti, non si può dire lo stesso del motore. D’altronde è una delle cose che più era piaciuta ai customizers, che hanno così deciso di lasciare tutto pressoché invariato. (credits: bikeexif)

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