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Nuova Hesketh Sonnet Cafe Racer

Una storia travagliata, quella del marchio britannico, che torna a far parlare di sé con un nuovo modello esclusivo

Moto - News: Nuova Hesketh Sonnet Cafe Racer

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Era il 1980 quando Lord Alexander Hesketh decise che per lui era arrivato il momento di costruire motociclette. Ma non motociclette qualunque, piuttosto mezzi di carattere, preziosi, destinati ad un target di utenza medio-alta. Qualcosa che potesse rinverdire i fasti motociclistici britannici, di quando le 2 ruote “di sua maestà” erano figlie di alcuni dei marchi più prestigiosi al mondo.


Alterne vicende


Lodevoli intenzioni che però si tradussero, per lo più, in una meteora durata un paio di anni: il primo modello prodotto, la Weslake V1000 con motore V-Twin, realizzato in poco più di 130 esemplari, non riuscì mai a risolvere i problemi di surriscaldamento al cilindro posteriore. La ditta fallì e il marchio fu acquistato, nel 1984, dalla Broom Engineering; ma di una produzione realmente credibile, anche in quel caso, non se ne parlò fino a quando - proprio mentre si stava preparando un importante rilancio del marchio - nel 2006 tutto il materiale tecnico, componentistica, prototipi e moto in magazzino non furono rubati. Una delle tante storie incredibili del motociclismo. Un episodio che pesò molto sulle sorti del marchio e dopo 4 anni Broom Engineering si arrese e mise Hesketh in vendita.


La Sonnet Café Racer


Si tornò poi a parlare di Hesketh nel 2013 con la Hesketh 24, modello celebrativo dedicato al pilota James Hunt, realizzato in 24 esemplari (come il numero di gara di Hunt). Ogni esemplare aveva una targhetta in oro 18 carati sul serbatoio con il proprio numero di serie. E ora, finalmente, estate 2017, arriva l’annuncio di un nuovo modello, la Sonnet, che per circa 28.000 euro (26.000 sterline) si propone con un V-Twin raffreddato ad aria da 2.100 cc, capace di erogare una potenza massima di 124 cv a 6.000 giri/min e con un picco di coppia da vero rimorchiatore: 210 Nm a 3.000 giri. Telaio in acciaio, cambio Rivera Primo a 6 rapporti, sospensioni firmate K-Tech (Bullit Springless al posteriore), freni Brembo, ruote da 17’’ carbon by Dymag, completano la dotazione, il tutto per un peso complessivo a secco di 235 kg (qui tutte le caratteristiche tecniche nel dettaglio). 


Un mezzo di lusso, per chi non resiste al fascino dell’unicità.


 


 

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