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MotoGP, Folger: che paura, senza freni a oltre 300 Km/h

Il tedesco tradito dalla pinze come Lawson nel 1990 a Laguna Seca e Laverty quest'anno a Imola in Gara 1

MotoGP: Folger: che paura, senza freni a oltre 300 Km/h

È arrivato a Silverstone con l’obiettivo di voltare pagina dopo l’amarezza del Red Bull Ring, invece le ambizioni di Jonas Folger sono svanite sul nascere. Una giornata da incubo per il pilota tedesco, finito a terra nell’ultimo turno prima della gara. Uno schianto a ben 328 Km/h con la sua Yamaha che è volata come un missile contro le barriere.

In pista si sono vissuti veri e propri attimi di paura, in seguito la notizia che tutti aspettavano, ovvero che il tedesco non ha riportato alcun tipo di frattura: “A inizio turno non ho riscontrato alcun problema ai freni – ha ricordato il pilota del team Tech 3 a Speedweek – poi quando sono arrivato in quel tratto, ho provato ad azionare la leva per tre volte ma non succedeva nulla e sono caduto”.

E pensare che dopo l’impatto, il pilota voleva tornare in pista, poi si è dovuto ricredere: “Inizialmente volevo correre, vista l’adrenalina che avevo dentro di me – ha ricordato –poi dopo un’ora e mezza ho iniziato ad avvertire mal di testa ed agitarmi, così ho deciso che era impensabile correre”.

L’incidente di Folger ricorda episodi già visti in passato. Per maggiori informazioni chiedere a Eddie Lawson, tradito dai freni nel 1990 a Laguna Seca durante le prove del GP. In quell’occasione il pilota rimediò la frattura del tallone destro con interessamento dell' articolazione.

 Non scordiamoci poi Gara 1 di quest’anno a Imola della Superbike, quando Eugene Laverty finì a terra con la sua Aprilia che andò in fiamme. Per lui soltanto qualche contusione e nulla più.     

  

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