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MotoGP, Dovizioso Re d'Inghilterra, vince ed è leader

Quarta vittoria stagionale per Andrea, ora in vetta al Mondiale, grazie anche al ritiro di Marquez. Vinales e Rossi sul podio, 5° Lorenzo

MotoGP: Dovizioso Re d'Inghilterra, vince ed è leader

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Gli occhi di Marc Marquez sono rimasti inchiodati di fronte alla tv del box Repsol, costretti a seguire l’ultima parte di gara dopo l’esplosione del motore della sua RC 213V, fumante dopo la violenta accelerazione nell’Hangar Straight: la  leadership in campionato per lo spagnolo era persa, ma a favore di chi?

Andrea Dovizioso, che si era sbarazzato della Honda numero 93 prima della fumata bianca, ha attaccato il fuggitivo Valentino Rossi a tre giri dalla fine, con una staccata impareggiabile in ingresso della curva Stowe, dove Andrea sapeva frenare come nessun’altro. Scelte due Michelin dure, il forlivese ha combattuto con Marquez, Vinales e Crutchlow nella prima parte di gara, per poi sfogarsi nella seconda; quando ha preso la testa della corsa, ha saputo gestire il vantaggio sul secondo, diventato, all’ultimo giro, Maverick Vinales.

Con questo quarto successo stagionale, il pilota numero 04 della Desmosedici, per lui senza ali, è in testa alla classifica piloti: “non ero il più veloce di tutti oggi -sorprende Andrea- ma sono riuscito comunque a vincere”. Se è riuscito a trionfare senza essere il più veloce, possiamo dire che il 2017 potrebbe essere davvero l’anno buono per il pilota Ducati.

Battagliero dall’inizio alla fine Vinales, autore di pieghe al limite della caduta, che è riuscito a beffare Rossi con un sorpasso decisivo: “sapendo di non aver il ritmo di Valentino -spiega Maverick- l’ho lasciato andare nei primi giri. Nel finale però ho superato Rossi, mentre Dovizioso non era possibile da recuperare. Sono comunque contento del secondo posto”.

Grande terzo posto per Valentino, scattato perfettamente dalla seconda casella ed in testa per circa 17 giri, nella sua trecentesima gara in carriera nella Top Class, che dimostra come le M1 ufficiali fossero agili ed in forma a Silverstone: “pensavo di avere ancora più vita dalle gomme -svela Rossi che aveva due Michelin dure- ma nel finale sono calate; sono però felice per questo podio”.

Chi il podio lo voleva, e ci ha provato con tutte le sue forze per salirci, era Cal Crutchlow, oggi quarto con la Honda del team LCR; Cal giocava in casa ed è stato festeggiato sonoramente dal numeroso pubblico inglese. Partito abbastanza bene e quinto nel finale Jorge Lorenzo, con la Desmosedici GP “alata”, a soli 3 secondi e mezzo dal vincitore e compagno di squadra numero 04, comunque più forte e deciso del maiorchino nelle dure staccate inglesi.

Sesto Johann Zarco, mai in grado di tenere il ritmo di quelli del podio, idem Pedrosa, settimo ma mai tra i protagonisti. Ottavo posto per Scott Redding, un altro che giocava in casa, nona posizione buona per Alex Rins, il primo delle due Suzuki ufficiali.

Decimo Alvaro Bautista, undicesimo Pol Espargarò con la KTM che, dopo aver tagliato il traguardo, è volato in terra facendosi anche piuttosto male, disarcionato dalla sua moto; Tito Rabat ha battuto Abraham per la dodicesima posizione, Barbera e Baz completano la zona punti con le Ducati del team Avintia.

Il dolorante Aleix Espargarò è riuscito a prendere il via, ma non ha portato al traguardo l’Aprilia, caduta in sincro e doppio zero per Iannone e Petrucci, volo singolo per Sam Lowes, con nessuna RS-GP sotto alla bandiera a scacchi britannica.

Classifica piloti: Dovizioso 183, Marquez 174, Vinales 170.

 

LA CRONACA- parte benissimo Valentino Rossi che infila la sua M1 alla Copse in prima posizione, Marquez è secondo, Vinales terzo, all’attacco alla Stowe sul campione del Mondo; Crutchlow è in quarta posizione, Dovizioso gli è alle calcagna, Lorenzo tiene a bada Pedrosa e Pol Esparagarò con la KTM. Partito male Zarco, ora nono prima di Redding.

Spinge subito Valentino, al secondo giro ha qualche metro di vantaggio su Marquez, che perde il posteriore della sua Honda; Dovizioso prova a superare Crutchlow, ma l’inglese resiste al quarto posto.

Inizia il terzo giro, Vinales salta Marquez alla Stowe e si mette in caccia del compagno di squadra, in testa con un secondo di vantaggio su Maverick. Stavolta Dovizioso riesce a superare Cal e mette la sua Desmosedici davanti alla Honda RC 213V LCR.

Danza al comando Valentino, con traiettorie felpate e rotonde, Vinales ha recuperato qualcosa sul pesarese, Marquez continua ad avere scivolamenti della sua Honda HRC, che appare già al limite di aderenza; Dovizioso è ancora davanti a Crutchlow, Lorenzo è sesto, Pedrosa e Zarco lottano per la settima posizione. Iannone è dodicesimo, il dolorante Aleix Espargarò chiude la zona punti con la Aprilia.

Al sesto dei 20 giri Dovizioso salta Marquez e si mette ad inseguire la Yamaha di Vinales, secondo dopo Rossi; cade Sam Lowes alla curva 5, buona gara di Alex Rins, ora nono con la Suzuki ufficiale.

A 14 giri dal termine, il box Yamaha segnala a Valentino di cambiare mappatura della sua M1, il vantaggio su Vinales è stabilmente tra i sette e gli otto decimi; Dovizioso è quello che stacca più forte di tutti, con la ruota posteriore che decolla in frenata. Ha perso tempo e terreno Lorenzo, sesto dopo Crutchlow e prima di Pedrosa.

I passaggi al termine diminuiscono, e pure il vantaggio di Valentino sul resto del gruppo: Vinales, secondo, è sempre più vicino a Rossi, Dovizioso, Marquez e Crutchlow sono attaccati al catalano della Yamaha e tutti possono attaccare la prima posizione del numero 46.

Errore di Crutchlow, largo in una “esse”, il ritmo è altissimo, Dovizioso e Marquez se le suonano in terza e quarta posizione; Dovizioso supera Vinales, il catalano risponde, ma l’italiano passa davanti ancora alla M1 numero 25, che si riprende la seconda posizione alla Luffield.

Finisce l’undicesimo giro e Dovizioso supera ancora Vinales, Marquez e Crutchlow stanno a guardare, ma sono pronti ad approfittare di qualche errore degli avversari; Marquez salta Vinales ed infastidisce subito Dovizioso.

Inizia l’ultimo terzo di gara, mancano 8 giri, Rossi conduce ma Dovizioso è sempre più vicino, Marquez è terzo, Vinales quarto, un po' staccato dal campione del Mondo, alle prese con Crutchlow per mantenere la posizione.

Incredibile fumata bianca della Honda RC 213V di Marquez, che esplode nell’Hangar Straight e costringe Marc al ritiro. Dovizioso resta l’unico, per ora, a tenere il passo di Valentino, che perde diverse volte aderenza al retrotreno.

Restano 4 giri, la Yamaha di Rossi derapa, ma la Ducati di Dovizioso lo fa di più; Vinales e Crutchlow si sono avvicinati al numero 04 e stanno preparando l’attacco finale. Quinto ma staccato dai migliori Jorge Lorenzo, Zarco è sesto, Pedrosa settimo. Ottavo posto per Redding, Rins e Petrucci nella top ten.

Dovizioso supera Valentino all’ingresso della Stowe e si mette in prima posizione, Vinales tenta di copiare il ducatista e si incolla alla M1 del compagno di squadra e lo supera alla Club; più indietro Iannone centra Redding e vanno entrambi nella ghiaia inglese.

Penultimo giro, Dovizioso ha qualche metro di vantaggio su Vinales, che deve difendersi da Rossi; Crutchlow vuole il podio e si avvicina al numero 46, Lorenzo è fuori dai giochi per il podio, si ritira Aleix Espargarò.

Ultimo giro, Dovizioso ha un buon vantaggio su Vinales, Rossi è terzo e protegge le linee da Crutchlow. Ultime curve, Dovizioso resiste e vince su Vinales e Rossi, Crutchlow quarto a pochi metri da Valentino, quinto Lorenzo, sesto Zarco. Cade malamente a terra Pol Espargarò dopo aver tagliato il traguardo.

 

 

 

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