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MotoGP, Dovizioso: ora i miei rivali sanno che sono pericoloso

"A Silverstone ero nella mia comfort zone e mi sono trovato al posto giusto al momento giusto. I meriti? 60% a me e 40 a Ducati"

MotoGP: Dovizioso: ora i miei rivali sanno che sono pericoloso

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Andrea Dovizioso ha appuntato la quarta stella sulla sua tuta in questa stagione, 4 come le vittorie che lo rendono il pilota con più successi all’attivo nel 2017. “Mi chiedete se ci avrei creduto quest’inverno? No, non pensavo di trovarmi in questa situazione” ammette sorridente il Dovi, a cui la sorpresa non dispiace affatto.

Quattro centri in 12 gare, come descriveresti ogni successo?
Al Mugello è stato un sogno, a Barcellona sono stato uno stratega, in Austria è stata una vittoria con le palle”.

Manca l’ultima, qui a Silverstone.
Uso comfort zone, perché mi sono sentito comodo, all’inizio ho gestito la gara e le gomme, come facevano anche Vinales e Marquez, non spingevamo al massimo. Seguire loro due e Valentino mi ha fatto capire delle cose, per esempio come migliorarmi nell’ultimo settore, dopo fino a ieri perdevo mezzo secondo e non sapevo come fare”.

Poi se andato all’attacco…
Non ero il più veloce in gara, ma sono arrivato alla fine con più grip. La differenza l’ha fatta la mia strategia, sono stato capace di trovarmi nel posto giusto al momento giusto”.

Sei in un momento di grazia?
Non mi piace questo termine, si riferisce a una situazione che dura poco e questo non è un exploit. Sono consapevole dei miei mezzi, abbiamo trovato una buona base su tutte le piste e conoscendo la moto alla perfezione so sfruttarne i lati positivi al momento giusto”.

C’è anche tanto di tuo in questi risultati…
È sempre una combinazione di fattori, ma se devo fare una proporzione dico che c’è un 60% di mio e un 40% di Ducati”.

Ora ti senti l’uomo da battere per il campionato?
Posso dire che dopo questa vittoria mi sento al 100% in lotta per il titolo, fino a oggi c’erano dei dubbi.

Tuoi o degli altri piloti?
Credo da tutte e due le parti, penso che i miei avversari non mi tenessero in considerazione fino in fondo. Ora ho dimostrato di essere completo e posso diventare ancora più pericoloso”.

La Ducati sembra essere diventata la moto più equilibrata…
Ho vinto 4 gare in modi diversi, significa che c’è una buona base, ci siamo adattati bene a questo regolamento e queste gomme. Però Marquez nelle ultime gare è stato velocissimo, mentre non saprei dire cosa è successo a Yamaha, non posso saperlo”.

Intanto arriverai da leader a Misano, qual è la sensazione?
Bellissima, qualcosa di surreale ma so anche che quella pista non è la migliore per la nostra moto. Non ha ancora senso pensare al campionato, ma solo gara per gara. Può succedere di tutto, basta vedere quello è accaduto a Marquez qui”.

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