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Savadori: la MotoGP? Spaventosa ed elegante

Due giorni di test a Misano per Lorenzo, nei quali ha potuto saggiare la RS-GP Aprilia: "è sofisticata e difficile da portare al limite; nel Curvone è da pelo sullo stomaco"

MotoGP: Savadori: la MotoGP? Spaventosa ed elegante

Continuano fitti ed importanti gli impegni per Lorenzo Savadori: subito dopo il weekend tedesco Superbike al Lausitzring, il cesenate si è diretto a Misano, dove martedì e mercoledì lo attendeva una potente e fiammante Aprilia RS-GP ufficiale, moto prototipo ed emanazione diretta del reparto corse di Noale.

Questa prova sulla MotoGP è stata fortemente voluta da Lorenzo e promessa da Romano Albesiano, il responsabile dell’area racing Aprilia: “sono felicissimo -spiega ‘Sava’- sono stati due giorni di prove molto belli per me a Misano, in pista c’era anche il test team con Baiocco, impegnato nel CIV Superbike con una RSV4, ed è stata una esperienza davvero entusiasmante per me”.

Quando sei salito sulla moto, che impressione hai avuto?

Mi ha colpito quanto la moto sia piccola e compatta. Nonostante la mia altezza importante ed una posizione in sella non predefinita per le mie esigenze, la RS-GP mi è sembrata ergonomica e mi ci sono trovato subito bene”.

Trovate le misure per i semimanubri, per le pedane e per la sella, Lorenzo ha poi potuto girare il gas con più disinvoltura: “ehhh, che sensazione bellissima! La moto mi diceva: stiamo andando forte!”

Che differenze hai trovato con la tua RSV4 Superbike?

Tante differenze: il motore della MotoGP spinge fortissimo in accelerazione, la guida va totalmente riadattata; i freni in carbonio differiscono totalmente da quelli in acciaio della Superbike, il peso inferiore della RS-GP si fa sentire, l’elettronica è evoluta. La MotoGP è davvero sofisticata ed è difficile da portare al limite, servono chilometri per poter andare forte”.

Cosa ti è piaciuto maggiormente?

La frenata! Con l’impianto in carbonio si possono tirare staccate esagerate e super potenti, mi sono piaciuti tanto i leggerissimi dischi in carbonio, che consentono decelerazioni impressionanti sulla MotoGP”.

Lorenzo era al suo primo assaggio con la MotoGP e, con Ducati test team e KTM in pista, il suo target non era cercare clamorosi tempi sul giro, bensì, capire più possibile ogni dettaglio del prototipo di Noale: “ecco, sai cosa devo capire bene -svela Savadori- gli pneumatici Michelin: quelle francesi non sono gomme semplici da comprendere e da portare al limite, ma vanno molto bene”.

Ripensando alla velocità con la quale affrontavi le curve del Carro, che aggettivo ti viene per la MotoGP?

Un aggettivo solo? Me ne vengono in mente almeno due, apparentemente contrastanti ma che descrivono bene la MotoGP: paurosa ed elegante; paurosa perché va così forte essendo pur aggressivi; elegante perché la MotoGP è una primadonna, occorre stare attenti ad ogni reazione e bisogna darle ‘del lei’, sempre. Questa moto nel Curvone sino al Carro è da pelo sullo stomaco”.

Nel box hai ritrovato Albesiano, che lavora molto con te in SBK. Cosa farai nel 2018?

Mi sono trovato bene con Romano anche oggi, mi piace lavorare con Albesiano. Cosa pensa di me? Devi chiederlo direttamente a lui (ride). Il mio contratto con Aprilia scade quest’anno, ma sto lavorando per rimanere con la Casa di Noale, il mio obiettivo è rimanere con loro, ancora non so con quale team. Ora voglio finire al meglio la mia stagione in Superbike e ringrazio tanto lo staff Aprilia per avermi fatto provare la MotoGP, dandomi l’opportunità di salire su una moto che ho sempre desiderato guidare”.


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