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MotoGP, Rossi e Vinales giocano l'ultima carta nei test di Misano

Quasi cento giri per entrambi i piloti sotto il sole della Romagna, con Valentino ultimo ad abbandonare il tracciato. Obiettivo chiaro, evitare il prematuro degrado del posteriore

MotoGP: Rossi e Vinales giocano l'ultima carta nei test di Misano

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In casa Yamaha urge trovare la soluzione ai problemi, urge trovare la luce prima che il tempo sia scaduto. Già, perché l’ultimo appuntamento di Spielberg ha lasciato più di una preoccupazione negli uomini in blu, sia nella mente di Valentino Rossi che in quella di Maverick Vinales, e così l’odierna sessione di test in quel di Misano si è trasformata in una giornata quasi cruciale per l’esito del campionato sia del 46 che del 25.

Il problema su cui è lavorato è quello ormai acclarato, ossia l’eccessivo quanto prematuro consumo della gomma posteriore, che in più di un’occasione ha limitato le prestazioni di entrambi i piloti. Piloti che hanno sfruttato al meglio il pomeriggio di prove iniziato alle 13 e terminato alle 20, grazie anche all’ausilio del bel tempo che ha accompagnato la sessione dopo la poca pioggia caduta in mattinata. Valentino Rossi dal canto suo ha portato a termine circa 80 giri, ma la cosa che più fa capire la volontà del dottore di risolvere i propri problemi è un’altra; Valentino infatti è stato l’ultimo pilota a lasciare il tracciato, proprio alle 20 in punto.

Un segnale forte, specie dopo le parole preoccupate pronunciate dal nove volte campione del mondo dopo il GP austriaco, dove aveva invitato tutti a meditare sui problemi prima di poter pensare all’obiettivo titolo. Il tutto considerando il fatto che una stagione così equilibrata può davvero rappresentare l’ultimo treno per il decimo titolo, che potrebbe però arrivare solo con il cambio di prestazioni auspicato dal dottore; un cambio che potrebbe arrivare proprio nel GP sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli, che Rossi considera (per varie ragioni) il suo terreno di caccia, dove raccogliere una vittoria in grado di rilanciarlo.

Passando dall’altra parte del box, nemmeno Maverick Vinales è rimasto con le mani in mano, mettendo a referto circa 90 giri, alla ricerca di quella costanza di risultati e di quella brillantezza che sembra aver in parte smarrito, dopo aver iniziato la stagione da vero mattatore. Se la tanto cercata svolta vi sia stata al Santamonica impossibile saperlo, essendo un test privato ed a porte chiuse, ma dalle (poche) parole rilasciate dal team giungono sensazioni positive, con alcune parti nuove provate da entrambi i piloti, rimasti soddisfatti sia in generale che per quanto riguarda i riscontri cronometrici (ovviamente top secret).

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