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SBK, Furia Bradl: la caduta? Una vergogna, non c'era nemmeno una bandiera

Il tedesco attacca: "Lowes ha lasciato l'olio in pista e non è stato segnalato", Giugliano: "Con le giuste modifiche sarò competitivo"

SBK: Furia Bradl: la caduta? Una vergogna, non c'era nemmeno una bandiera

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Una cosa è certa: il venerdì del Lausitzring si è rivelato al di sotto di quelle che erano le aspettative di Davide Giugliano. Oltre alle difficoltà derivanti dalla Fireblade SP2, il capitolino ha dovuto fare i conti con il meteo, che non gli ha permesso di migliorarsi nel secondo turno. Nella combinata di giornata è soltanto diciottesimo con quasi due secondi e mezzo da recuperare dalla vetta.

Oggi è stata davvero giornata strana – ha esordito – stamani siamo ripartiti dalla base del test e le sensazioni che avevo non mi davano abbastanza fiducia. Come ben sapete, nonostante il test precedente, la Honda è una moto nuova per me e ho bisogno di stare in pista il più possibile”.   

Giugliano preferisce però rimanere fiducioso.

Avevo alcune idee per la sessione pomeridiana – ha svelato - ma la bandiera rossa e pioggia hanno rovinato tutto. Domani la FP3 diventerà fondamentale, sono convinto che con le giuste modifiche sarò competitivo”.

Stefan Bradl lo precede col dodicesimo crono, ma al tedesco è andata addirittura peggio, dal momento che a causa di una caduta in FP2 ha demolito la Honda. Fortunatamente è uscito illeso dall’incidente, ma domattina dovrà farsi visitare al centro medico, a causa di una contusione rimediata al gomito sinistro.

“È davvero un gran peccato – ha commentato il tedesco – dispiace, perché in FP1 ero partito col piede giusto su una pista dove non avevo praticamente mai girato e mi mancavano i riferimenti, dato che ho saltato i test. Al pomeriggio avevo quindi deciso di lavorare con le gomme usate e le sensazioni no erano male”.

Poi l’incidente che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.

“Purtroppo sono caduto sulla macchia d’olio lasciata dalla moto di Lowes – ha ricordato – non c’era alcun preavviso in quel tratto, nessun  tipo di bandiera. Sono finito a terra, colpendo violentemente il gomito sinistro”.

Bradl è nero in volto per quanto accaduto.

La botta che ho subito non mi permette il pieno movimento del braccio – ha svelato – per fortuna non ho fratture, ma è una vergogna la mancata esposizione delle bandiera. Al Lausitzring mi sentivo forte e spero di esserlo anche domani”.     

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