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MotoGP, Flag to flag: tante idee ma nessuna risposta sulla sicurezza

I piloti della classe regina sul rischio pioggia al Red Bull Ring: In Moto2 molti pericoli e cadute, figurarsi in MotoGP

MotoGP: Flag to flag: tante idee ma nessuna risposta sulla sicurezza

Sicurezza, è questo il tema di cui si è discusso tanto nel fine settimana del Red Bull Ring. A tenere banco è il discorso legato alla pericolosità del cambio moto, visto domenica scorsa a Brno, dove Andrea Iannone è finito rovinosamente a terra, ma anche l’incognita pioggia, dal momento che ieri sono fioccate le cadute in Moto2.  

Il primo a parlarne è stato Marquez in conferenza, svelando quanto accaduto ieri nell’incontro del venerdì in safety commission: “Abbiamo discusso del flag to flag, cercando di migliorare la situazione. Ci sono stati diverse idee e ora la direzione gara deciderà di valutarle – ha spiegato - si è pensato di ridurre la velocità in pit lane, così come dare la priorità alle moto che escono dai box, anziché quelle che entrano. Eventualmente si potrebbe utilizzare un segnalatore che indichi i piloti presenti in quel momento”.

Sul discorso è intervenuto anche Lorenzo: “Abbiamo discusso con tutti i piloti, non è sicuramente facile ridurre i rischi e mettere tutti d’accordo. La mia idea è quella di interrompere la gara e farla ripartire – ha proposto - perché non si risolve in questo modo la questione sicurezza”.

C’è poi un'altra questione da capire, ovvero l’incognita pioggia. Nel turno di ieri della classe intermedia abbiamo infatti visto numerose cadute, a causa di alcuni tratti particolarmente scivolosi: “Con l’acqua ci sarebbe un po’ di paura – ha ammesso Marquez - dato che nessuno sarebbe pronto. Oggi la giornata si è rivelata asciutta, ma bisogna capitare quanto accaduto ieri in Moto2”.   

Dello stesso avviso Jorge Lorenzo: “In caso di pioggia sarà una problema – ha detto il 99 - perché le macchie lasciate dalle monoposto di F1 rendono la pista più scivolosa”. Anche l’ex compagno dello spagnolo, ovvero Valentino Rossi, analizza allo stesso modo: “Sembra che le monoposto di Formula 1 abbiano lasciato molta gomma in franata e con l’acqua diventa scivoloso – ha spiegato - solo le Moto2 hanno avuto però questo problema. Qualora dovesse piovere dovremo provare e capire se sia pericoloso o meno”.

Sulla tema si è espresso anche Vinales: “In caso di pioggia sarà necessario fare qualcosa – ha avvertito il portacolori Yamaha - nessuno vorrà uscire per primo (ride). Di sicuro se si dovrà correre lo faremo – ha concluso - ma già in Moto2 la situazione era pericolosa, figurarsi in una classe come la MotoGP”.   

Intanto, Loris Capirossi, responsabile della sicurezza, ha fatto sapere che gli addetti ai lavori hanno provveduto a pulire i punti critici del tracciaot con acqua a 200bar di pressione. In vista del prossimo anno verranno invece sabbiati.   

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