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MotoGP, Iannone: ormai la moto conta più del pilota

Il pilota Suzuki in Austria ha trionfato per la prima volta nella Top Class: "qui ho vinto nel 2016, ora le condizioni sono diverse. Ducati resta favorita e Lorenzo sarà veloce"

MotoGP: Iannone: ormai la moto conta più del pilota

Proprio ieri Andrea Iannone ha compiuto il suo ventottesimo anno di età e, arrivare sulla pista austriaca del Red Bull Ring, dove il ragazzo di Vasto nel 2016 colse il suo primo (ed unico) successo in MotoGP con la Ducati Desmosedici, potrebbe essere per l’ora pilota Suzuki una combinazione di buon auspicio: “il più bel regalo me lo ha fatto la mia ragazza, ma non posso riverlarlo- fa il misterioso Andrea- cosa mi ha regalato la Suzuki? A Brno abbiamo lavorato bene durante i test ed abbiamo capito che direzione seguire. È arrivata una frizione diversa e ci sono alcuni particolari nuovi sulla GSX-RR”.

L’anno scorso hai vinto qui…

“Sono contento, motivato e soddisfatto, perché l’anno scorso sono stato veloce in ogni turno di prova, in qualifica, ed ho vinto il Gran Premio; il mio ricordo qui è bellissimo, la pista è positiva per me. Quest’anno le condizioni sono diverse, abbiamo delle difficoltà, ma stiamo lavorando per essere della partita”.

Su questa pista potresti fare la differenza?

Lo scopriremo domani: qui conta monta il motore, serve una moto che non impenni molto; il pilota conta tanto in MotoGP e può fare la differenza, ma il mezzo meccanico fa la differenza ancora di più; ormai la moto conta più del pilota ”.

Oltre alle Ducati, chi vedi bene qui?

Io penso che anche le Yamaha saranno competitive, perché il motore della M1 va molto forte. La Ducati resta favorita, perché continua a lavorare anche sulla aerodinamica e l’anno scorso le ali hanno fatto la differenza, anche due decimi e mezzo al giro. A Brno anche la Yamaha ha portato nel test delle carenature diverse e sulla pista austriaca sarà quindi competitiva; senza dimenticare le Honda, che non hanno nulla da invidiare a nessuno”.

E voi della Suzuki?

“Se io ritrovo il medesimo feeling di Brno, potremmo essere abbastanza veloci. Bisognerà vedere sulla distanza gara che succederà: anche ad Assen ero veloce, nei primi 8 giri viaggiavo forte, poi, invece, ho avuto un calo di rendimento importante”.

Tu e Lorenzo siete quest’anno sotto alle vostre stesse aspettative, che ne pensi?

Non ho parlato con Jorge, ma penso che si stia avvicinando alle posizioni che contano; se lui potrebbe vincere qui? Lorenzo ha una Ducati che si adatta bene a questa pista e sarà sicuramente veloce”.

 

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