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SBK, Lowes: Voglio il Mondiale con Yamaha e una gara in MotoGP

Dopo il secondo successo a Suzuka, Alex ha le idee chiare: "la R1 è la migliore moto in curva. Mio fratello Sam merita la Top Class del Motomondiale"

SBK: Lowes: Voglio il Mondiale con Yamaha e una gara in MotoGP

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È reduce dal suo secondo successo consecutivo della 8 Ore di Suzuka, Alex Lowes, venuto a Brno a sostenere il gemello Sam, impegnato con l’Aprilia MotoGP.

Alex sta diventando un ottimo conoscitore della classica di durata giapponese, molto importante per le case del Sol Levante: “pensavo che la gara sarebbe stata più difficile -racconta Lowes- perché la Honda presentava la nuova Fireblade, provata più volte durante i test; nelle prime 2 o 3 ore eravamo tutti davvero vicini ma, dopo la caduta di Nakagami, io ed i ragazzi del team abbiamo dovuto amministrare il nostro vantaggio sino alla bandiera a scacchi. Sono davvero contento per me e per la Yamaha, che tiene molto a questa gara. Suzuka è una gara totalmente differente dalle altre e correre pensando anche ai compagni di squadra responsabilizza ma, allo stesso tempo, motiva chi guida”.

Pure la R1 della 8 Ore è differente da quella che usi in SBK?

Pensa che ho una lista di cose da fare che mi serve nei passaggi da una versione all’altra: la R1 della 8 Ore monta le gomme Bridgestone, diverse dalle Pirelli del Mondiale, ma sono riuscito ad adattarmici facilmente, cambiando il mio stile di guida, specialmente in frenata. Le sospensioni sono diverse, ma lavorano comunque bene: la mia Yamaha era preparata ottimamente e nel box si impara tanto dai bravissimi tecnici giapponesi. Ho migliorato il mio stile di guida e questa esperienza mi sarà utile anche nel mondiale Superbike”.

Nel Mondiale siete ancora distanti da Kawasaki e Ducati, cosa vi manca?

“La nostra R1 impenna tanto, scivola troppo e va migliorata nella sezione elettronica. Io voglio chiudere il gap che ci separa dai primissimi, Kawasaki e Ducati, ed avvicinarmi sempre alle posizioni da podio. Credo di aver imparato alcune cose riguardanti il mio stile di guida a Suzuka, già abbiamo delle novità di elettronica da provare ed alcuni particolari per il telaio. Comunque la nostra moto ha anche dei vantaggi, in curva, ad esempio, credo che sia la migliore del lotto”.

Che ne pensi del nuovo regolamento SBK che dovrebbe essere introdotto?

Penso che le Superbike dovrebbero rimanere moto standard, ovvero, vicino a quelle di serie, e le MotoGP dovrebbero essere i veri prototipi. Le case costruttrici devono sostenere la SBK nella filosofia stessa del campionato, moto di serie e più economiche, così molti team sarebbero più competitivi. MotoGP e SBK devono essere diverse, i prototipi sono il concentrato di tecnologia e nella Superbike i distacchi tra i piloti dovrebbero essere più contenuti”.

Che piani hai per il tuo futuro?

“Restare con il team Yamaha Pata in SBK e puntare alla quarta 8 Ore consecutiva, che sarebbe la terza per me. Ho un bel rapporto con il mio compagno di squadra Van Der Mark, apprezzo la sua guida. Non è possibile essere il migliore amico del compagno di team, ma tra noi c’era e c’è ancora un bel rapporto ed a Suzuka con lui è andata meglio di quanto mi aspettassi”.

Ti piacerebbe correre in MotoGP?

“Fare un test sarebbe per me fantastico, ma io voglio prima diventare campione del Mondo in SBK, perché sto bene con la Yamaha, una azienda che sta facendo bene nelle derivate ed anche nel Motomondiale. Ah, mi piacerebbe anche disputare un Gran Premio, ovviamente non approfittando di un eventuale pilota infortunato”.

Come valuti la stagione di tuo fratello Sam?

Lui è in difficoltà perché la MotoGP è una categoria davvero dura, ma credo che Sam stia progredendo passo dopo passo e spero che avrà l’opportunità di continuare a farlo. Lui ha vinto nei Gran Premi e non ha dimenticato come guidare, quindi, merita di essere in MotoGP ed incrocio le dita perché possa ancora migliorare”.

 

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