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SBK, Giugliano: Honda e Ducati due mondi diversi

Davide svela dopo i test in Germania: "La Fireblade SP2 è imparagonabile alla Panigale, ma è più maneggevole del previsto"

SBK: Giugliano: Honda e Ducati due mondi diversi

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La due giorni del Lausitzring ha rivisto in pista Davide Giugliano. Il team Ten Kate ha infatti deciso di affidare al romano la Fireblade SP2, offrendogli l’opportunità di prendere confidenza. Nonostante i quasi tre secondi incassati da Rea, il pilota capitolino tiene il morale alto, perché il cronometro non rappresentava la priorità.

Davide, c’era grande attesa per questo tuo debutto.

Devo dire che sono molto soddisfatto, dato che si trattava di un’occasione speciale e volevo sfruttarla nel modo migliore. Purtroppo il maltempo ha rovinato in parte i nostri programmi, ma sono comunque riuscito a portare a casa un riscontro positivo”.

Rea è stato tre secondi circa più veloce. Bisogna preoccuparsi?

“L’obiettivo non era quello di essere veloce, bensì conoscere la moto e prendere confidenza. Non è stato semplice, perché dopo essere salito sulla  Ducati e la BMW ho dovuto resettare tutto e solo per questo aspetto è stato necessario non poco tempo. Mi sono fatto un’idea generale di come si guidasse la moto e quale fosse la direzione da seguire”.

Hai citato la Ducati. È così diversa la SP2 dalla Panigale?

Imparagonabile, cambia tutto, ma davvero tutto”.

Qual è l’aspetto incoraggiante di due questa due giorni?

“Secondo me la Honda è abbastanza maneggevole e con una guida semplice. Diciamo che a differenza di altre moto, la SP2 non è una di quelle che tende a metterti in difficoltà. Ovviamente ci sono degli aspetti che vanno migliorati, ma questo è dato dal fatto che la Fireblade è nuova e ha ancora bisogno di molto sviluppo. Al resto ci ha pensato il tracciato (sorride)”.

In che senso?

“Purtroppo il Lausitzring presenta diverse buche, forse troppe. Di conseguenza bisogna trovare ogni volta traiettorie diverse e non è semplice”.

Al termine dei test, Chini ha detto che sei uno dei profili da valutare per il round di agosto.

“Mi piacerebbe correre e tornare in Superbike, su quello non c’è dubbio. Ovviamente bisogna aspettare, perché non c’è nulla di concreto e si è trattato di un semplice test”.

Hai provato un po’ di emozione a salire su quella che è stata la moto di Nicky?

“Come ho detto questo era un test, staccato dal tradizionale contesto gara. Se dovessi avere la possibilità di salire sulla moto di Hayden, durante il fine settimana, ci sarà sicuramente un po’ di emozione”.  

 

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