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Lundberg: mai così alto il livello in Moto3

Parla il capotecnico di Mir: "Joan, Fenati, Canet e Martin stanno imprimendo una grande velocità al campionato. La chiave è l'ultimo giro"

Moto3: Lundberg: mai così alto il livello in Moto3

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Nella prima parte di stagione, il Mondiale Moto3 ha avuto un solo padrone: Joan Mir. Il pilota del team Leopard ha vinto 5 gare su 9 e comanda la classifica con 37 punti su Fenati. Il suo Technical Director, Christian Lundberg, tira le somme alla vigilia della ripresa del Campionato dopo la lunga pausa estiva.

Che bilancio puoi tracciare di questa prima parte di stagione?
"La prossima settimana riprenderemo da dove avevamo lasciato: dalla vittoria al Sachsenring che ci ha dato prestigio e morale, ma che soprattutto deve rappresentare uno stimolo per migliorare le nostre performance nella seconda parte del Campionato. Abbiamo visto come per noi esiste una sottile differenza tra vittoria e ultimi posti nella Top 10, il tutto è racchiuso nella gestione dell’ultimo giro".

Con che spirito vi ritroverete al box?
"Con lo stesso spirito competitivo ma con maggior concentrazione. Dobbiamo analizzare come abbiamo trionfato 5 gare ma anche sul come abbiamo buttato al vento dei punti preziosi nelle altre 4: perché, pur avendo vinto più della metà delle gare ed essendo gli unici ad aver sempre concluso in zona punti, ci ritroviamo con “soli” 37 punti di vantaggio. Soprattutto dovremo capire perché in gare come Austin, Mugello o Assen, non siamo nemmeno riusciti a entrare nella Top 5, piazzamento abbondantemente alla nostra portata".

Il giro di boa riparte dalla “doppietta” Repubblica Ceca-Austria…
"Brno è un tracciato che storicamente non è mai stato favorevole al nostro Team; mentre Spielberg, Misano, Aragon sono tra le piste preferite di Joan e questo ci lascia ben sperare. Di conseguenza, in Repubblica Ceca ambiamo a un buon risultato, che rappresenterebbe l’auspicio e la motivazione ideale per il proseguimento della stagione. Alcuni dei nostri avversari hanno svolto dei test sulla pista di Brno e questo rappresenta indubbiamente un piccolo vantaggio per loro, fattore questo da tenere in gran considerazione".

Chi vedi tra i favoriti per lo sprint finale?
"I diretti rivali restano Fenati, Canet e Martin (anche se quest’ultimo è reduce dalla caduta del Sachsenring): insieme con Joan, sono i veri protagonisti della Moto3. Questi ragazzi stanno imprimendo a questo Campionato una velocità che difficilmente avevamo visto e registrato nelle precedenti stagioni".

Ci saranno altre variabili da considerare?
"Quest’anno in gara non abbiamo ancora corso sul bagnato, staremo a vedere cosa accadrà nei restanti 9 round del 2017: Brno e Silverstone ad esempio, potrebbero essere due eventi in cui l’acqua può rimescolare le carte in tavola e condizionare il risultato, ossia delineando uno scenario più complicato del previsto. Ma abbiamo lavorato molto anche su questo aspetto durante libere o qualifiche e la velocità di Joan è migliorata: speriamo riesca a gestire la situazione al meglio. È importante che sia Joan sia gli altri protagonisti della Moto3 abbiano già chiaro il loro futuro per la prossima stagione, tra passaggi alla classe Moto2 o rinnovi con le rispettive squadre. Questo fa sì che non vi sia incertezza, che il Campionato rimanga stabile e solido, senza “schegge impazzite” che vogliono a tutti i costi dimostrare il loro potenziale e che potrebbero diventare pericolose per chi si sta giocando il titolo Mondiale”.

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