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SBK, Cortese si propone per la Honda di Hayden: Amo la Superbike

Il pilota tedesco ha un amico nel team Ten Kate: "Conosco bene Bradl, chissà..." poi parla della Moto2: "è la categoria più dura del Motomondiale. Il segreto di Morbidelli? Valentino Rossi"

SBK: Cortese si propone per la Honda di Hayden: Amo la Superbike

Non c’è solo Davide Giugliano in lizza per la Honda Superbike: la sella più “calda” delle derivate di serie è ambita da molti piloti, tra i quali c'è un tedesco di 27 anni che sa parlare un buon italiano e, come il suo stesso cognome suggerisce, è gentile ed affabile nei modi e con le persone.

Ha iniziato prestissimo il piccolo Cortese in Germania con le due ruote: “avevo due anni -racconta Sandro- quando guidai per la prima volta una minuscola mini cross. Era semplice debuttare in sella per i giovanissimi tedeschi, perché nella mia zona c’erano tanti piste da fuoristrada”.

Gli anni passano, Sandro cresce e passa alla velocità: dal trofeo Honda 125, il salto al Mondiale, i primi podi con la Derbi e la vittoria di Brno nel 2011 con l’Aprilia. Era nata una piccola stella, che avrebbe confermato il proprio valore con il passaggio dalle 2 alle quattro tempi.

Hai vinto in Moto3 la prima edizione della sua giovane storia…

Nel 2012 sono riuscito a conquistare il titolo, vincendo 5 gare, adattandomi subito alla nuova categoria. Non posso dire che la Moto3 fosse più facile o più difficile della 125, entrambe hanno le loro caratteristiche e particolarità. Ho vinto il Mondiale, realizzando un sogno che mi portavo sin da bambino ed in Germania hanno parlato tanto di me”.

In Germania, e non solo lì, insistenti voci dicono che nel 2018 passerai alla Superbike, le hai sentite?

Ancora non c’è nulla di definito, sto lavorando per il mio futuro, ma… posso dirti che mi piace tanto la SBK e questa è una grande opzione per la mia prossima stagione. Nicky Hayden, purtroppo, ha lasciato una sella importante, perchè era una grande persona e lo ritengo insostituibile. Nicky manca a tutti: lui era un pilota vero e per chiunque sarà difficile ripetere la sua carriera".

Qualora tu passassi alla Honda Red Bull Superbike, ritroveresti un amico…

Stefan Bradl! Lo conosco bene, ci vediamo spesso, ma non parliamo mai delle moto. Lui è dotato di un grande talento, ora vive un momento difficile, ma sa andare ancora forte. Se mi ci vedrei bene al suo fianco l’anno prossimo? (ride) chissà cosa porterà il vento…”

Torniamo al presente: dopo anni con la Kalex, ora guidi una Suter…

Sono moto completamente differenti: la Kalex ha più piloti che forniscono dati all’azienda ed è più facile da portare al limite. Passando alla Suter, noi del team Dynavolt siamo ripartiti da zero, però abbiamo iniziato ad essere veloci anche con questa nuova moto: in prova e con la pioggia stiamo andando bene, ma sulla distanza gara io fatico ancora troppo fisicamente”.

Quindi, come è la categoria Moto2?

“Tutti i piloti sono forti: se guardiamo i tempi sul giro, siamo in tanti racchiusi in pochi secondi; non si possono effettuare molte modifiche tecniche sulla moto e sono due le cose importanti: girare spesso per acquisire feeling ed essere molto preparati dal punto di vista fisico. Secondo me, la Moto2 è la classe più dura del Motomondiale, perché è il pilota a fare la differenza”.

Quest’anno Morbidelli sta dominando la categoria, quale è il suo segreto?

Franco ha una guida molto bella e pulita ma non solo: lui può contare sull’aiuto di Valentino Rossi, con il quale si allena insieme al ranch ma, soprattutto, lo fa crescere dal punto di vista psicologico. Valentino aiuta mentalmente Morbidelli”.

Hai corso contro Jonas Folger, che sta impressionando in MotoGP. Che qualità ha lui?

“Jonas è sempre stato un pilota forte, ha vinto alcune gare, ma gli mancava continuità. Il podio ottenuto in Germania dimostra le qualità di Folger e spero che riesca a ripetersi anche nei prossimi Gran Premi”.

A te manca il podio quest’anno, quando ci arriverai?

Ho avuto un intervento chirurgico al piede ad inizio stagione che mi ha un po' rallentato ma a Brno sarò in forma al 100%. Tra l’altro, io amo la pista ceca, li ho vinto la mia prima gara Mondiale e sono salito sul podio in diverse occasioni. Amo Brno, è uno dei miei circuiti favoriti perché su quella pista posso esprimere la mia guida tonda e pulita”.

 

 

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