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MotoGP, Lorenzo: l'undicesimo posto? Oggi poteva andare anche peggio

Jorge svela: dopo il warmup ero tra i più lenti, per il futuro mi aspetto un grande cambiamento dalla Ducati

MotoGP: Lorenzo: l'undicesimo posto? Oggi poteva andare anche peggio

Una partenza in quinta, tanto da ricordare il Mugello, poi i soliti problemi che gli hanno fatto perdere terreno dai primi della classe fino a farlo retrocedere all’undicesimo posto. Si conclude così il Gran Premio di Germania per Jorge Lorenzo, che lascia il Sachsenring con l’amaro in bocca.

Non posso considerarmi contento per la prestazione odierna e allo stesso tempo per i secondi incassati da Marquez – ha esordito il maiorchino - però non voglio essere nemmeno demoralizzato. Dopo il warmup ero molto preoccupato, perché mi mancava il ritmo e temevo potesse andare peggio, invece in gara sono stato competitivo nei primi cinque giri”.

Lorenzo spiega il motivo delle sue difficoltà.

“Purtroppo faticavo troppo perché la moto era nervosa in curva e la gomma si è consumata velocemente sul posteriore sinistro – ha svelato - tanto da spinnare e accusare scarso grip”.  

Arrivato a metà stagione, anche per il maiorchino è tempo di bilanci.

“Mi trovo sicuramente molto più a mio agio ora con la GP17 anziché prima –ha commentato - nelle piste dove avverto fiducia posso anche lottare per il podio, inoltre ci siamo lasciati alle spalle due piste difficili per me e la Ducati. Ovviamente serve qualche modifica importante per annullare il gap dai più veloce”.

Lorenzo ha però le idee ben chiare.  

“Si può migliorare, lavorando su telaio e aerodinamica e cercando di avere più fiducia sull’anteriore. La moto cambierà e io cercherò di avere una guida più naturale per essere rapido”.

Il maiorchino è consapevole di quali siano le aree su cui intervenire.

“Penso che dobbiamo lavorare mantenendo questa potenza, ma allo stesso tempo migliorare l’ingresso in curva, perché la GP17 ha più grip al posteriore anziché all’anteriore. Ci sono alcuni dettagli da limare, ma non è semplice. Fino ad oggi la moto non è cambiata molto dalla prima gara, però in futuro mi aspetto di sì”.

L’ultima battuta riguarda la scelta dello pneumatico soft.

Con l’anteriore medio soffrivo molto nelle curve veloci, c’era un grande rischio di finire a terra. Nel terzo settore invece faticavo a essere costante come Dovizioso”.  

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