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Moto3, Quinto sigillo di Mir al Sachsenring

Ennesima vittoria per il pilota del team Leopard, che ha beffato Fenati alla penultima curva. Completa il podio Ramirez, 4° Bulega, 6° Bastianini

Moto3: Quinto sigillo di Mir al Sachsenring

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La quinta vittoria stagionale di Joan Mir non sembrava così scontata oggi al Sachsenring; il pilota del team Leopard ha dovuto resistere agli attacchi feroci di Romano Fenati, stare attento al mai così veloce Ramirez e scegliere il momento ed il punto giusto per provare a vincere, riuscendoci con un decisivo sorpasso nella penultima e veloce curva a sinistra, dopo essere sceso dalla Waterfall come un caccia bombardiere.

Questa è una dimostrazione di forza e di maturità per Joan, saldamente al comando della classifica mondiale con la sua Honda: “è stata una gara complicata -ha svelato Mir nel parco chiuso- ma la mia strategia era chiara: attaccare nel finale e ce l’ho fatta, grazie anche al team Leopard”.

Romano Fenati ha fatto montare dal team Snipers una Dunlop media al posteriore, percorreva traiettorie più larghe dei suoi avversari ed è stato beffato alla penultima curva prima del traguardo. L’ascolano della Honda era comunque contento della seconda posizione ottenuta e sembrava anche più sereno e divertito rispetto alle stagioni passate. Tra l'altro Romano è secondo in campionato, è ancora in corsa per il titolo ed ha approfittato della caduta del poleman Canet, oggi a quota zero e terzo nella classifica generale.

Terzo posto e primo podio per Marcos Ramirez, il primo al traguardo in sella ad una KTM, in corsa per il successo dal primo all’ultimo giro. Quarta posizione per Nicolò Bulega, oggi finalmente competitivo con la KTM del team SKY.

Il padroncino di casa Oettl è arrivato quinto, prima di Enea Bastianini, sesto dopo una gara distante dalle posizioni del podio; undicesima posizione per Fabio Di Giannantonio, lievemente in difficoltà sulla pista tedesca, prende un punto Marco Bezzecchi con la Mahindra del team CIP.

Fuori dalla zona punti Migno e Pagliani, peccato per il rookie Tony Arbolino: il milanese del team SIC58 Squadra Corse stava andando fortissimo, lottava per il podio, ma è volato in aria (e poi in terra) sbalzato dalla sua Honda, facendo comunque tornare il sorriso a Paolo Simoncelli, che ha commentato con un colorito: “bene, cazzo!”

Classifica piloti: Mir 165, Fenati 128, Canet 110

LA CRONACA- Mir scatta meglio di tutti ed è in testa nelle prime curve, ottima partenza di Arbolino che tiene il passo dello spagnolo, Canet ha perso qualche posizione; Ramirez supera Fenati, Arbolino e Mir e si mette al comando chiudendo il primo giro davanti.

Al secondo giro Fenati, partito tranquillo, cambia passo e salta Ramirez, Arbolino e Mir, mettendo la sua Honda in prima posizione… ma Mir non ci sta ed inizia un duello con l’ascolano del team Snipers. Bulega, partito dalla prima fila, è quinto, Suzuki è settimo, Bastianini nono. Viene segnalato un jump start per il finlandese della Peugeot Pulkkinen.

Alla fine del quarto giro cade Maria Herrera, mentre sono in cinque i protagonisti in testa alla corsa: Mir, Fenati, Ramirez, Bulega ed Arbolino sono vicinissimi ed hanno creato un solco nei confronti di tutto il gruppo. Il passo dei primi 5 di circa mezzo secondo più veloce di Philipp Oettl, ora in sesta posizione.

A 20 giri dalla fine scivola lo scozzese John McPhee alla curva 13 e dice addio alla sua gara; in testa la bagarre è accesissima ed è sorprendente come il debuttante Tony Arbolino riesca a difendersi in mezzo a gente come Fenati e Mir e li attacca pure, appena ne ha l’occasione di farlo. Non bene Bastianini: Enea è ora quindicesimo, dopo aver perso molte posizioni e si trova in lotta con Di Giannantonio, anch’egli in difficoltà. Migno e Bezzecchi si trovano nelle posizioni numero 19 e 20.

Dall’ottavo al quattordicesimo passaggio Mir, Fenati, Ramirez e Bulega iniziano a spingere ancora di più e chi inizia a soffrire è Arbolino, accumulando decimi e metri di ritardo; Fenati percorre traiettorie molte diverse da tutti, più larghe e fantasiose, ma altrettanto veloci. Più indietro cade Danny Kent e vola a terra anche il poleman Aron Canet in una veloce curva a sinistra.

Ad 8 giri dalla bandiera a scacchi cade Tony Arbolino alla curva 2, sparato in alto da un violento high side. Nonostante il ritiro del suo pilota, Paolo Simoncelli era piuttosto soddisfatto: “bene, cazzo!”

Mancano 4 giri, Bulega ha perso terreno dai primi tre al comando, che si stanno studiando: Mir, Ramirez e Fenati attendono gli ultimi due giri per gli attacchi finali, per ora gestiscono le gomme ed osservano le mosse degli avversari. Più indietro abbiamo Bastianini settimo, “Diggia” dodicesimo, Migno sedicesimo e fuori dalla zona punti.

Ultimo giro iniziato al comando per Romano Fenati, che resiste agli attacchi di Mir e prova a spingere per accumulare un po' di margine ma Mir si infila alla 13 e vince sul traguardo, beffando l’ascolano della Honda, terza posizione e primo podio per Ramirez, quarto Bulega.

 

 

 

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