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Era prevista e alla fine è arrivata puntuale. Ci ha pensato la pioggia a intermittenza, a condizionare il secondo turno di libere della classe regina, mandando quindi in fumo i piani dei piloti. Nessuno è quindi riuscito a migliorare i crono del mattino e ora la speranza è quella di una FP3 sull’asciutto, perché in caso contrario i tempi da tenere in considerazione saranno esclusivamente quelli di stamani.
Al pomeriggio la sorpresa è stata la Ducati di Hector Barbera, che all’ultimo tentativo disponibile ha soffiato il riferimento a Marc Marquez per soli 63 millesimi, bloccando il crono sull’1’28”115. Alle spalle del cinque volte c’è il compagno Dani Pedrosa (+0.353), autore dello stesso tempo al millesimo con Danilo Petrucci. Nei piani alti della classifica compare anche l’Aprilia di Aleix Espargarò, che sul bagnato conferma la propria competitività (+0.412), archiviando la sessione col quinto tempo davanti alla Honda LCR di Cal Crutchlow (+0.501).
Non manca all’appello nemmeno il leader del Mondiale, ovvero Andrea Dovizioso (+0.638). Nonostante i sei decimi incassati dalla vetta, il forlivese aggancia la settima piazza. Nella top ten compare anche il compagno Jorge Lorenzo (+0.902), stamani autore del dodicesimo crono. Il maiorchino è decimo alle spalle dell’Aprilia di Sam Lowes. Un segnale incoraggiante per il britannico in queste condizioni.
Fa specie vedere una sola Yamaha nei primi dieci. La migliore è quella di Jonas Folger, capace di agganciare l’ottava piazza (+0.873). Addirittura diciottesimo il compagno Zarco, vittima tra l’altro di una caduta senza riportare conseguenze.
Pomeriggio in salita anche per le due Factory. Valentino Rossi (+1.434) è sceso in pista in sella alla M1 col vecchio telaio, non riuscendo ad andare oltre il quindicesimo crono alle spalle di Kallio (+1.331). Il Dottore adesso rischia grosso, perché i caso di pioggia nella FP3, dovrà passare dalla Q1. Ha invece usato entrambi i telai Maverick Vinales (+1.902), ma l’acqua ha messo in mostra i suo limiti, tanto da doversi accontentare del ventesimo tempo a quasi due secondi da Barbera.
