Tu sei qui

SBK, Il diavolo non fa i coperchi... Ducati sì

Sulla moto di Chaz Davies è stata provata, per la prima volta, una ruota lenticolare in carbonio, montata sul cerchio posteriore

SBK: Il diavolo non fa i coperchi... Ducati sì

Si è vista una novità nel box Ducati Aruba: sulla Panigale R di Chaz Davies era montato, per la prima volta, un cerchio lenticolare in carbonio, simile ad un coperchio, che copriva la ruota posteriore della moto del gallese, gomma esclusa.

Avevamo visto qualcosa di simile nel test MotoGP di Misano dello scorso anno, quando sulla GP16 di Michele Pirro era montato un grande disco circolare, sul quale si erano alimentate varie ipotesi inerenti ai vantaggi per la moto e per il pilota che la guidava.

Tanti misteri aveva alimentato quel cerchio lenticolare, perché si pensava che non fosse solo una soluzione tecnica per migliorare l’aerodinamica.

Chaz Davies ha utilizzato la stessa soluzione tecnica durante i turni della Superpole, la differenza tra il cerchione a razze classico e quello lenticolare è evidente, come potete notare dalle foto.

Melandri ha preferito non adottare questa soluzione tecnica, Davies, invece, ha percorso diversi giri veloci con il “copricerchio”, così viene chiamato dallo staff Ducati, che lo ha portato a Misano per la prima volta in Superbike.

Ernesto Marinelli è stato sintetico e non si è sbottonato: “lo chiamiamo ‘copricerchio’, si tratta di un grosso copriruota -gomma esclusa- nel classico materiale in carbonio. Serve per migliorare il coefficiente aerodinamico della moto in rettilineo, evitandone le turbolenze laterali, rendendola più penetrante. In curva non apporta vantaggi significativi”.

 

 

Articoli che potrebbero interessarti