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MotoGP, Marquez: la gomma simmetrica mi ha restituito il sorriso

Lo spagnolo spinge per questa soluzione: "Ho fatto il miglior tempo con quel pneumatico, spero che Michelin lo consideri". Pedrosa vota no: "Nessun miglioramento con quella gomma"

MotoGP: Marquez: la gomma simmetrica mi ha restituito il sorriso

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Il fatto che la Honda sia in qualche modo rinata al Montmelò, dopo alcune gare corse in difesa, lo testimonia il doppio podio messo a segno ieri, ed anche i testo odierni hanno confermato il feeling tra la RCV213V ed il tracciato catalano.

Marc Marquez non ha voluto lasciare il primato a nessuno, risultando il più veloce di giornata: “Sono contento per l’andamento della giornata – apre il 93 – e non per il tempo, in fondo è un test, quanto per i tanti giri completati. Non avevamo nulla di nuovo da provare, ma ho lavorato soprattutto sul mio stile di guida nel tentativo di gestire meglio le gomme”.

La cosa che però fa davvero sorridere Marc è un’altra; sul finale infatti lo spagnolo ha montato un pneumatico simile a quelli disponibili quest’anno, ma completamente simmetrico, traendo sensazioni molto importanti.

“Michelin ha portato due pneumatici da testare: il primo in previsione della gara di Misano, che non ho potuto provare perché era troppo morbido per poter dare informazioni su questo tracciato, mentre il secondo era abbastanza duro e simmetrico. Con quest’ultimo ho davvero ritrovato il sorriso, facendo anche il miglior tempo. Mi sono sentito molto bene sulla moto specialmente in frenata, e spero che la Michelin possa lavorare in questa direzione, perché l’asimmetrica è adatta solo a poche piste come Valencia o Philip Island, mentre in tutti le altre a partire da questa è molto meglio un unico compound”.

Una presa di posizione importante quella del campione del mondo in carica, che non trova però conferma nelle parole del compagno di team Dani Pedrosa.

“Ho provato la gomma simmetrica, e non mi sono sentito nessun miglioramento, e non credo proprio possa aiutarci. Ho provato anche il pneumatico in vista di Misano, ma era troppo caldo per poter trarre qualche indicazione”.

Passando al computo globale del test invece, anche Dani può senza dubbio sorridere: “Ho lavorato su una forcella e sulla posizione di guida, ma anche in questo campo era difficile capire a causa dell’alta temperatura. Ora dobbiamo concentrarci soprattutto su come usare al meglio l’elettronica, soprattutto in accelerazione; il traction control lavora eccessivamente, e questo è il problema principale da risolvere”. 

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