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MotoGP, Rossi: i limiti della M1? me ne ero accorto a novembre

"La nuova moto soffre di sottosterzo e stressa le gomma, ma Vinales era veloce. Ho fatto delle richieste, nei test di domani scoprirò se sono state soddisfatte"

MotoGP: Rossi: i limiti della M1? me ne ero accorto a novembre

Sembra il solito Valentino dopo una gara storta, qualche battuta per sdrammatizzare e la solita lucidità nell’analizzare cosa non ha funzionato. Tutto questo se ci si ferma all’apparenza e non si misurano bene le sue parole. Rossi le ha scelte attentamente per mandare un messaggio chiaro alla Yamaha.

Se Vinales ha ammesso di non capirci niente sul fine settimana di Barcellona, al contrario la lucidità del Dottore è fuori discussione.

La premessa: “sono molto, molto triste per questo fine settimana. Questa è una delle mie piste preferite, l’anno scorso avevo vinto, e mi aspettavo di fare una bella gara - spiega - Però ero preoccupato, perché il livello di grip è simile a quello di Jerez. Queste erano state le gare migliori del 2016 e le peggiori quest’anno, è senza dubbio strano”.

Infatti Valentino ha faticato, a un certo punto la gomma posteriore lo ha mollato e ha dovuto chiudere il gas. A differenza del compagno di squadra, però, non punta il dito contro Michelin.

Certo non avevo trazione e ho dovuto rallentare moltissimo alla fine - ammette - ma il problema più grande è stato un altro. Questa moto soffre di sottosterzo, non ho la fiducia in ingresso curva che avevo lo scorso anno. La moto non gira come dovrebbe, dobbiamo stare molto piegati e così mettiamo sotto stress le gomme”.

Ecco spiegato perché le M1 2016 con Zarco e Folger sono stare più veloci.

La vecchia moto ha altri problemi, ma stressa meno il posteriore ed è più facile da guidare- continua Rossi - Guido la M1 da molti anni e di essere un buon collaudatore e con questa moto si fatica a chiudere le curve”.

Raramente Valentino decanta le sue doti, ma oggi vuole tirare velatamente le orecchie a Yamaha che ha sottovalutato le sue sensazioni.

Quando ho provato la nuova moto a Valencia, ho subito avuto questa sensazione - ricorda - Però Vinales arrivava della Suzuki, era motivatissimo ed è stato veloce nei test e poi ha iniziato a vincere. Sembrava fosse tutto a posto e poi tornare indietro è sempre brutto”.

Con l’andare avanti del tempo, la situazione non è però migliorata.

Anche quando sono stato competitivo, come a Le Mans e al Mugello, il problema all’anteriore è sempre rimasto - sottolinea - Qui, inoltre, abbiamo pagato la scelta di non fare i test prima della gara, preferendo la Francia, ma sono decisioni prese mesi fa”.

Ora però bisogna correre ai ripari e Valentino è da tempo che ci pensa.

Dopo i test a Jerez ho fatto delle richieste alla Yamaha, domani nei test avremo delle novità da provare e scopriremo se mi hanno accontentato - dice - In questo momento dobbiamo solo concentrarci su se stessi, in campionato siamo in 5 piloti in 28 punti e Maverick è davanti a tutti, non bisogna dimenticarlo. Anch’io senza la caduta a Le Mans gli sarei vicino, è una stagione strana e molto livellata. Bisognerà essere bravi a limitare i danni quando le cose vanno male e a capitalizzare quando vanno bene”.


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