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MotoGP, Pedrosa: “Il primo rivale per la gara? Solo me stesso”

Marquez: “Sono caduto, ma Barcellona è il mio GP e devo rischiare. Domani posso puntare alla vittoria”

MotoGP: Pedrosa: “Il primo rivale per la gara? Solo me stesso”

Dani Pedrosa e la sua Honda hanno illuminato il sabato di Barcellona. Come già accaduto a Jerez, lo spagnolo centra la sua seconda pole di questo 2017, confermando i passi avanti in qualifica. Mentre la Honda di Marc finisce a terra in ben due occasioni nelle qualifiche, la sua si rivela una freccia.

“Sono felicissimo per questa seconda pole stagionale, dato che lo scorso anno ho incontrato davvero tante difficoltà.  Non è stata una giornata semplice - ha svelato - ho dovuto adattarmi alla vecchia chicane, ma anche confrontarmi con il caldo e le gomme. Per domani sarà fondamentale scegliere lo pneumatico giusto”.

Un solo neo in questo sabato, ovvero la caduta in FP4.

Purtroppo ho commesso  un errore – ha ammesso - ma sono riuscito a essere competitivo nelle qualifiche, ovvero il momento più importante della giornata”.

Le gomme rimangono una vera insidia in vista della gara di domani.

“La scelta sarà cruciale, così come la loro durata. Quella del Montmelò è stata una delle gare più complicate lo scorso anno per il discorso pneumatici – ha ricordato – sono consapevole del caldo, ma dovrò essere concentrato”.

Di sicuro Dani ha mostrato grandi passi avanti in qualifica. È proprio lui a spiegare questa crescita.

“Durante l’inverno abbiamo lavorato molto sotto questo aspetto – ha svelato -  cercando di capire come essere veloci, senza scordarci il passo gara. Ho anche imparato a conoscere meglio le Michelin sfruttandole al massimo”.

Da dove deriva il cambiamento in qualifica rispetto al 2016?

“Ho capito quando serve essere aggressivi, ma anche come affrontare determinate curve. È questo ciò che fa la differenza”.

Dani non ha dubbi su chi sia il rivale per domenica.

“Me stesso. Voglio soltanto pensare alla mia  moto e alle gomme”.

C’è anche una richiesta da parte di Sete Gibernau, che gli chieder in regalo l’orologio come poleman del sabato.

Certo ”.

Al suo fianco c’è Lorenzo. Gli viene domandato di ricordare una sfida col maiorchino che ancora oggi gli rimane impressa.

“Brno 2012, con l’ultima curva insieme”. Il 99 ribatte: “Brasile 2003”

Umore differente invece per Marc Marquez, costretto ad accontentarsi del quarto tempo dopo essere finito a terra in ben due occasioni.

“Purtroppo in questa giornata sono caduto ben quattro volte – ha commentato il 93 -  so che è tanto, ma Barcellona è la mia gara di casa e devo rischiare. Purtroppo le scivolate in qualifica hanno compromesso la mia prestazione, il quarto crono rimane però un buon risultato”.

Quest’oggi Marc ha sofferto le gomme.

“Purtroppo non ho avvertito grande fiducia con l’anteriore, faticavo soprattutto sulla parte destra. Dobbiamo lavorare sull’assetto perché possiamo lottare per il podio e anche per la vittoria. Sul passo mi sento comunque competitivo”.

Le insidie non mancano al Montmelò e Marc ne è consapevole. Il tracciato è una vera incognita per la gara.

“Domani sarà caldo e dovremo cercare di lavorare nuovamente sul passo – ha analizzato - compiendo un passo avanti. La gomma anteriore è forse l’aspetto più critico, ma devo dire che non mi sento più di tanto male. Nelle qualifiche sono caduto perché ero troppo aggressivo”.

Il 93 evita di abbattersi e ne ha ben ragione.

“Ognuno sta faticando con le gomme, perché l’asfalto ha davvero poco grip. Preferisco comunque finire a terra quattro volte come oggi e capire quale sia il limite degli pneumatici”.

L’ultima battuta è sulla decisione di tornare al vecchio layout.

“Ho parlato con gli altri piloti e credo che la nuova chicane sia pericolosa, così come il fatto che diventi facile toccarsi in quel tratto. Mi sento bene anche con la chicane di Formula 1, sono quindi entusiasta”.

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