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Moto2, Mattia Pasini torna alla vittoria al Mugello

Il romagnolo del team Italtrans non vinceva dal Gran Premio 250 del 2009 proprio sulla pista toscana, battuti Luthi e Marquez. 4° Morbidelli, 6° Marini, 8° Corsi

Moto2: Mattia Pasini torna alla vittoria al Mugello

Mattia Pasini era arrivato al Mugello pensando all’ultima sua vittoria, datata 2009, ottenuta in sella all’Aprilia 250, dopo un duello con l'amico e rivale Marco Simoncelli con la Gilera, battuto in un Gran Premio bagnato dalla pioggia e festeggiato con lacrime di gioia.

Nonostante gli attacchi aggressivi di Alex Marquez e Thomas Luthi, apparentemente più forti di Mattia alla staccata della San Donato, il pilota numero 54 del team Italtrans faceva volare la sua Kalex nelle curve: dalla Casanova sino all’uscita della seconda delle due Arrabbiate Pasini era il più veloce, preciso e redditizio in pista e, con un ultimo giro perfetto è riuscito a passare il catalano e lo svizzero in un sol colpo, con un doppio sorpasso decisivo e vincente. Mattia ha scelto davvero il posto migliore per tornare alla vittoria.

Battuti Luthi e Marquez, rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio, Pasini ha dedicato la vittoria proprio a Simoncelli, con bellissime parole e a Nicky Hayden, sfoggiando la bandiera numero 69: entrambi erano due piloti che correvano con il cuore, esattamente come sta facendo adesso lui.

Lontano dalla vittoria e giù dal podio Franco Morbidelli: il leader del Mondiale al Mugello è apparso meno brillante del solito, ed ha contenuto i danni con una gara conservativa ed intelligente. Quinta posizione per Miguel Oliveira con la costantemente evoluta KTM e, dopo il portoghese, sesto posto per Luca Marini, che ha beffato nel finale Aegerter con la Suter e Simone Corsi, il primo con la Speed Up.

Decima posizione per il rientrante Brad Binder; il sudafricano della KTM è risalto dalle retrovie ed ha compiuto una bella rimonta. Prima e dopo di lui sono arrivati Navarro e Schrotter. Sedicesimo Andrea Locatelli, ad un soffio dalla zona punti, Federico Fuligni ha tagliato il traguardo in ultima posizione, ventottesimo.

Linea del traguardo e bandiera a scacchi non tagliata da Baldassari, caduto al primo giro, con tanto di abbattimento del giapponese Nakagami, idem Stefano Manzi, out dopo una gran scivolata. Era caduto anche Bagnaia, ma il piemontese del team SKY VR46 è riuscito a finire il suo Gran Premio in ventiduesima posizione.

Classifica piloti: Morbidelli 113, Luthi 100, Alex Marquez 78.

 

LA CRONACA- Tutti insieme lanciati verso la San Donato ed è Morbidelli ad affrontarla per primo, con Pasini che infila Marquez e si mette in seconda posizione, anzi, in prima, perché il pilota Italtrans salta il numero 21 Marc VDS e si mette al comando, guidando con linee perfette e rotonde; all’ingresso della Bucine Lorenzo Baldassarri sbaglia la staccata, cade, e coinvolge l’incolpevole Nakagami: entrambi rotolano nella sabbia e dicono addio alla gara.

Spinge forte Mattia Pasini, Marquez, Morbidelli e Luthi tentano di tenere il passo del numero 54, Luca Marini è quinto, un po' staccato dallo svizzero del team Interwetten; Simone Corsi è settimo, dopo Oliveira con la KTM e prima di Jorge Navarro, Bagnaia è nono, Andrea Locatelli quindicesimo.

All’inizio del quinto giro Alex Marquez supera Pasini nel lungo rettilineo principale e si mette in prima posizione, ma Pasini non ci sta e all’ingresso della prima Arrabbiata ritorna al comando, con un sorpasso preciso; Morbidelli e Luthi lottano per la terza posizione, il quinto è Oliveira che ha superato Luca Marini, Corsi è settimo, Bagnaia nono, Locatelli è retrocesso in ventesima posizione.

Mancano 13 giri alla bandiera a scacchi, Pasini conduce la gara, Marquez, Luthi e Morbidelli sono vicini al romagnolo, ma lo studiano da dietro; Oliveira è quinto e la battaglia per il sesto posto è tra tre italiani: Corsi, Bagnaia e Marini si alternano in sesta posizione, tra una curva e l’altra. Decima posizione per Syahrin, Brad Binder è undicesimo, prima di Schrotter e Kent.

Cade Stefano Manzi alla Casanova e scivola nella sabbia, ritirandosi, dopo poche curve cade anche Danny Kent. I primi quattro piloti in testa continuano a girare in tempi record, Franco Morbidelli appare in difficoltà ed accusa un gap da Luthi, terzo, di alcuni metri.

A 5 giri dal termine, iniziano gli attacchi di Marquez e Luthi nei confronti di Pasini, che resiste alla staccata della San Donato, rimanendo in testa. Nelle due Arrabbiate Mattia è evidentemente il più veloce dei primi quattro, e riesce a difendersi bene anche al Correntaio ed all’ingresso della Bucine.

Passa al comando Marquez alla staccata della San Donato, Pasini però si infila alla Savelli con una disinvoltura che lascia di sale il pilota catalano; nel frattempo Luthi, terzo, si gode lo spettacolo ed attende il momento giusto per attaccare i due piloti che lo precedono. Morbidelli è quarto ed appare lontano dalla possibilità di vincere.

Attenzione a Marquez e Luthi: superano Pasini alla San Donato, ma il pilota Italtrans risponde allo svizzero e torna in seconda posizione; ora Marquez prova a dettare il ritmo e a fuggire, ma Pasini non lo lascia scappare ed anzi: tra la Casanova-Savelli Mattia salta Marquez e ritorna in prima posizione.

Penultimo passaggio, ora Pasini, Marquez e Luthi sono davvero vicini: Mattia è più veloce nei cambi di direzione, Alex frena forte, Thomas, da buon svizzero quale è, è preciso e calcolatore, in attesa di un eventuale errore di chi lo precede. Ma nell’ultimo giro Luthi ci prova, e passa al comando alla San Donato, Marquez ha superato Pasini, che però risponde ed infila lo spagnolo e lo svizzero tra la Savelli e la prima delle due Arrabbiate. Pasini arriva alla Bucine, stacca forte ed esce velocissimo tagliando il traguardo per primo, battendo Luthi e Marquez, giù dal podio Morbidelli, quinto Oliveira, seguono Marini, Aegerter e Corsi. Caduto Bagnaia a pochi chilometri dal traguardo, ha poi ripreso la sua gara. 

 

 

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