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MotoGP, Pirro si mangia le mani: “Mi do un 4 per l’errore alla Bucine”

Michele svela: “Domani sarà strano essere in gara con tutti gli altri piloti, dovrò portarmi dietro Tardozzi”

MotoGP: Pirro si mangia le mani: “Mi do un 4 per l’errore alla Bucine”

Non se lo dimenticherà così facilmente questo sabato del Mugello Michele Pirro. Il pilota pugliese strappa il quarto crono nelle qualifiche del Gran Premio d’Italia a conferma della sua competitività. In tutti i turni il numero 51 ha tenuto il passo dei migliori, mancando di un soffio la prima fila. Ancora una volta la sua Ducati precede quella di Jorge Lorenzo e non è una novità.

“È stata una bella qualifica, veloce, dopo tanti mesi che mancavo a una gara come questa. Ovviamente fare una sessione del genere non è semplice. Io sono comunque soddisfatto, anche se conta la giornata di domenica. Arrivo alla gara dopo essere stato veloce in tutti i turni e proverò a fare del mio meglio”.

Pirro ricorda quanto provato al termine delle qualifiche.

“Quando sono sceso dalla moto e per pochi millesimi ho visto di aver perso la prima fila, ero deluso. Purtroppo perdo troppo tempo alla Bucine, però va bene così, nonostante qualche millesimolasciato per strada. Devo soltanto pensare a domani, soprattutto sul fatto di partire bene”.

La sua GP17 vola. Ci si chiede cosa ci sia di diverso dalla GP16?

“È difficile fare un paragone, perché ci sono alcuni aspetti come le gomme, l’asfalto e il circuito. Non è semplice trovare una differenza senza una comparativa fatta sullo stesso circuito, utilizzando gli stessi pneumatici alla medesima ora”.

Col quarto crono in cassaforte, per Pirro è tempo di bilanci. L’alfiere di Borgo Panigale è abbastanza severo per l’errore finale.

“Per la velocità sono soddisfatto otto, quattro invece dopo l’errore all’ultima curva. Fidatevi, ero molto amareggiato - ha ammesso -Sono comunque contento, già dal primo giro di ieri ero veloce. Anche se l’età avanza, riesco comunque ad essere competitivo”.

È lecito aspettarsi il podio?

“Sognare non costa nulla, bisogna soltanto lavorare. Sto pensando se portarmi dietro o meno Tardozzi nei primi giri (scherza), dato che mi ha detto di tenere i gomiti larghi nei primi giri. All’inizio sarà difficile, dato che sono abituato a girare sempre da solo nei circuiti”.

Ci si chiede se queste prestazioni gli possano aprire la strada per qualche gara in più.

Magari è il contrario (scherza). Penso che abbiamo il miglior test team del Campionato, senza nulla da invidiare agli altri. Le decisioni per le gare non spettano a me, però sono pronto e  sarei felice nel caso le wildcard aumentassero”.

Credi di meritarti qualcosa in più per il futuro o già ti sei messo il cuore in pace?

“Non credo, perché difficilmente avrei raggiunto questo tipo di risultato. L’ultima gara in MotoGP risale infatti a settembre. Io lavoro tutti i giorni per essere più veloce e competitivo, sfruttando al massimo le opportunità che mi verranno concesse”.

Quanto fastidio ti dà vedere correre piloti meno veloci di te?

Non è facile rispondere a questa domanda. La priorità è portare il più avanti possibile la Ducati a prescindere che sia io, Lorenzo o Dovi. Dovessi riuscirci io sarei felice (scherza)”.

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