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Moto2, Morbidelli al GP d'Italia da leader: ma è un trono di carta

"Siamo solo alll'inizio. Il Mugello? Non è mai andata molto bene, ma sono in gran forma e voglio fare vedere che è casa mia"

Moto2: Morbidelli al GP d'Italia da leader: ma è un trono di carta

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Da un grande potere derivano grandi responsabilità, il supereroe in oggetto è Franco Morbidelli che arriva al Mugello con 4 vittorie su 5 gare e naturalmente il primo posto nel Mondiale Moto2. “E’ un trono di carta per il momento, ha valore ma non tantissimo perché siamo solo all’inizio del campionato” avverte il brasiliano di Tavullia, che affronta ogni situazione con calma e lucidità.

Però fra queste colline l’emozione è forte…
“Il Gran Premio di casa è sempre diverso, ci sono tanti tifosi che ti spingono. Penso che gestire la pressione faccia parte delle abilità di un buon pilota”.

Tu come la controlli?
Circondandomi sempre con le stesse persone, creando un ambiente famigliare. Devo ammettere che in questi 4 anni in Moto2 sento sempre la stessa pressione, non è cambiata quest’anno. Però stagione dopo stagione impari a gestirla e migliorarti,  a volte ti aiuta altre meno”.

Si dice che giocando in casa c’è una spinta in più…
È vero, ti accorgi di tutta le gente che fa il tifo. Questa è una pista in cui sono cresciuto e ora mi trovo qui a correre nel Mondiale, voglio fare vedere che è casa mia e sento il bisogno di fare bene”.

È una pista in cui ti esprimi al meglio?
In verità no, non è mai stato un circuito molto buono per me quindi sarà importante affrontarlo nel migliore dei modi”.

C’è sempre una prima volta…
Nello sport tutto è possibile, sono consapevole di essere in uno stato di forma fantastico e può cambiare ogni cosa”.

Intanto continuano le voci sul tuo passaggio in MotoGP nel 2018, qual è la situazione?
“Ci stiamo lavorando ma non conosco i dettagli, io sono concentrato sul campionato Moto2”.

Sarà un Mugello difficile anche per il tuo ‘maestro’ Valentino, tu ne sai qualcosa di infortuni sulla moto da cross…
Sì, due anni fa mi fratturai e infatti ho cambiato il mio allenamento, nel senso che non faccio più cross (ride). Per chi è cresciuto con quelle moto è tutto più semplice, ma io ho iniziato tardi e andavo sporadicamente. Così succede che non hai la tecnica giusta, però hai l’attitudine ad andare forte e vai a terra”.

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