Tu sei qui

MotoGP, Aspettando il Mugello: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Prima del GP di Italia tra speranze, sogni, dubbi e certezze. La gara più bella d'anno con tanti azzurri che potrebbero renderla migliore

MotoGP: Aspettando il Mugello: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Share


Questo è un Bello, il Brutto e il Cattivo diverso dal solito, perché arriva prima di un GP invece che seguirlo. Quella che ci aspetta però non è una gara come un’altra, ma il Mugello, un Gran Premio che fa storia a sé.

Non solo è una delle piste più belle del mondo, ma una delle più calde per il tifo, la passione che si respira per 4 giorni che possono essere il paradiso o l'inferno per ogni pilota, a seconda del risultato.

Il Mugello è LA gara, quella che tutti vogliono vincere e se sei italiano devi farlo almeno una volta per sapere cosa si provi ad alzare la coppa davanti a un mare di tifosi.

Tra pochi giorni inizierà il Gran Premio più atteso, inganniamo il tempo pensando a cosa potrebbe accadere.

IL BELLO – In tutte e tre le classi c’è un italiano fra i primi tre in classifica e quindi in lotta per il titolo. Rossi in MotoGP, Morbidelli (da leader) in Moto2 e Fenati in Moto3, questi i comandati delle rispettive truppe d’assalto tricolori. Il campo di battaglia del Mugello è di quelli che richiedono strategia e nervi saldi ma i ranghi sono folti e serrati. Almeno speriamo.

IL BRUTTO – L’infortunio di Valentino a una settimana dalla gara di casa è la conferma che la sfiga, a differenza della sorella fortuna, ha 10/10 di vista. La botta è stata forte ma le conseguenze non sono state troppo gravi e il Dottore dovrebbe riuscire a scendere in pista. Il miglior antidolorifico sarà il tifo del suo popolo giallo.

IL CATTIVO – Fra i colori della bandiera italiana c’è il rosso, ma ultimamente sembra un po’ sbiadito. Ducati arriva da Le Mans con le orecchie basse e con 4 guasti tecnici su 8 moto, un piccolo record di cui non vantarsi con gli amici al bar. In Francia il Dovi era stato salvatore della patria, al Mugello meglio che gli uomini in rosso facciano vedere qualcosa di meglio. Del peggio ne abbiamo abbastanza.

LA DELUSIONE – In Italia ci si aspetta anche la riscossa di Iannone, lui e la Suzuki sono passati direttamente dal matrimonio alla crisi. Un luna di miele in Toscana sarebbe romantica e magari porterebbe un po’ di tranquillità, incrociamo le dita e mettiamo una canzone d'atmosfera.

LA CONFERMA  – Non importa la categoria, i primi avversari dei nostri saranno sempre gli spagnoli. Mir, Martin e Canet in Moto3, Alex Marquez in Moto2, Vinales, Pedrosa e Marquez in MotoGP. La lista è incompleta, ma basta e avanza. Lo sbarramento dovrà avere mura forti.

L’ERRORE – Gli errori, declinati al plurale, quelli che hanno accomunato Valentino e Marquez a Le Mans. Fratelli nella ghiaia e nella sconfitta. È stato il primo dell’anno per Rossi, che ha pareggiato i conti con Viñales, e il secondo per Marc, che perde il pelo ma non il vizio di vedere la pista da posizione orizzontale. Sono quelli che non dovranno più commettere in Toscana, perché i ringraziamenti di Maverick non rendono la pillola meno amara.

LA SPERANZA  – Che il Mugello sia una festa in cui l’unico rumore sia quello delle moto, senza fischi o improperi diretti agli avversari. Certe scene che si ripetono ogni anno sono immagini di cui il motocislismo può fare tranquillamente a meno, come di quei sedicenti tifosi.

LA CURIOSITA’ – L’ultima volta di una tripletta in casa risale al 2008 con Corsi in 125, Simoncelli in 250 e Rossi in MotoGP. Che sia arrivato il momento di aggiornare le statistiche?

Articoli che potrebbero interessarti