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MotoGP, Rossi: quando puoi vincere devi provarci

"Non avevo mai guidato così forte questa moto. L'errore più grande quando sono andato lungo, la caduta è stata una conseguenza"

MotoGP: Rossi: quando puoi vincere devi provarci

Una gara perfetta fino a poche curve dalla fine, prima un errore in staccata che ha aperto la porta a Vinales poi una caduta quando il traguardo era a qualche centinaio di metri. Il GP di Francia è finito per Valentino chino sulla sua moto, il motore spento, Vinales e Zarco che festeggiavano sul podio.

È un grande peccato” l’amara considerazione di Rossi, scontata ma non per questo sincera. A Le Mans aveva preparato per 27 giri la vittoria e in pochi secondi l’ha vista sparire davanti ai suoi occhi.

Questo è stato per me e per la squadra il migliore fine settimana della stagione, sono stato competitivo sia sull’asciutto che sul bagnato, ma soprattutto in gara. È stata difficilissima, il ritmo era altissimo, ma mi sentivo bene, potevo attaccare” racconta.

Poi cos’è successo?
Ho fatto un errore alla curva 6, sono entrato più veloce di pochissimo, forse un chilometro all’ora, ma è stato sufficiente per finire largo”.

E Vinales ti ha passato…
Sì ma sapevo di avere ancora possibilità di rispondergli, ero veloce e soprattutto nell’ultimo settore della pista. Poi non ho ben capito cosa sia successo, neanche guardando i dati, ho perso il posteriore. Non mi sembrava di essere oltre al limite, ma la mia idea è che quando vai a terra hai fatto un errore. Lo sbaglio più grande è stato il primo, il secondo e la caduta una conseguenza”.

Che costa caro…
È un peccato andare a casa con uno zero, sia per la vittoria che per il campionato. Rimane un fine settimana andato molto bene, importante per le prossime gare. Non avevo mai guidato così bene su questa moto”.

Pensi di avere esagerato?
Era una gara perfetta, ho sentito il profumo della vittoria fino a sei curve dalla fine. Non sono neanche riuscito a riaccendere la moto, avrei potuto prendere qualche punto”.

Jovanotti ha scritto su Twitter che tu sei così: non vuoi arrivare secondo se puoi essere primo.
Lo ringrazio (sorride). Ci sono giorni in cui senti di potere vincere e devi provarci, altrimenti non ti senti in pace con te stesso. Oggi ci ho provato, ripeto non avevo mai guidato così forte con questa moto e spero di farlo anche nelle prossime gare”.

È una consolazione?
La gara finisce alle 14.45, non importa fare bene per tutto il fine settimana se poi sbagli a 3 curve dalla fine. Questo è lo sport”.

Hai sempre avuto tutto sotto controllo fino a quel momento?
Verso metà gara sentivo molti movimenti all’anteriore e ho cercato di guidare più rilassato, ma negli ultimi giri la situazione era migliorata. È stata una bella sorpresa vedere di riuscire a girare in 1’32”6”.

Al penultimo giro Vinales ha tagliato una chicane, quell’episodio ti ha in qualche modo influenzato?
Non me ne ero accorto sul momento, ma quella manovra gli ha permesso di avvicinarsi. Se fossi passato sul traguardo con 4 decimi di vantaggio e non con uno, forse sarebbe finita diversamente. Ma non è quello ad avere fatto la differenza”.

Anche Zarco ha di nuovo impressionato…
È stato molto forte, è un vero rivale.

La prossima gara sarà al Mugello, meglio guardare avanti.
Se avessi vinto sarei arrivato là più carico, diciamo che dopo questa sconfitta sarò più carico lo stesso (ride)”.

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