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MotoGP, La giornata nera di Lorenzo a Le Mans

Sbaglia tutto in prova e in qualifica, si scontra con il team manager Tardozzi e attacca Miller dopo la Safety Commission

MotoGP: La giornata nera di Lorenzo a Le Mans

Non è stata una giornata facile per Jorge Lorenzo, anche a prescindere dal 16° posto rimediato in qualifica. A Le Mans sembra girare tutto storto per il maiorchino, sia in pista che fuori e il suo nervosismo è palpabile. Ai deludenti risultati in pista (è stato addirittura ultimo nelle FP3), ha fatto il paio la sconfitta politica ieri in Safety Commission, quando i piloti a grande maggioranza hanno deciso di accantonare la gomma anteriore 2017 che lui preferisce.

In quella riunione ha anche uno scontro verbale con Miller. Così, quando dopo le qualifiche un giornalista ha chiesto a Jorge una sua opinione sull’incidente capitato oggi a Jack, Lorenzo si è scagliato contro l’australiano.

La mia opinione su di lui è negativa. Ieri mi ha risposto in maniera maleducata, mi ha detto di praticamente di mettermi la mia opinione nel culo” le parole del maiorchino.

Miller ha citato a suo modo una frase di Clint Eastwood nei panni dell’Ispettore Callaghan e ha praticamente spiegato a Lorenzo che “le opinioni sono come il buco del culo. Tutti ne hanno una, tieniti la tua”.

Logicamente Jorge non ha apprezzato: “nessuno può rivolgersi così a nessun altro, tanto meno a un cinque volte campione del mondo - ha continuato lo spagnolo - Oggi gli è andata di lusso, è stato un incidente simile a quello capitato a Marquez al Mugello nel 2013. Secondo me, Miller è uno dei piloti con meno coscienza dei rischi, dei pericoli che si corrono in moto”.

Lorenzo è stato protagonista anche di un’altra scena curiosa oggi, quando le telecamere delle TV, al termine delle FP3, lo hanno ripreso nel box ricevere quella che aveva tutto l’aspetto di una ramanzina dal team manager Davide Tardozzi.

Forse, per lui ora è meglio solo concentrarsi sulla gara.

Io penso che oggi siamo stati sfortunati per vari motivi - ha spiegato - Con condizioni di pista bagnata avremmo potuto essere competitivi, ma con l’asfalto umido non mi sentivo sicuro e non ho spinto quanto gli altri. Inoltre non abbiamo avuto tempo per sistemare la moto e sulla Ducati non ho ancora gli automatismi per andare forte da subito. Infine, nella Q1 c’erano molti piloti forti e nonostante un buon tempo non sono riuscito a passare in Q2”.

I margini di miglioramento però, ha assicurato, ci sono.

Non siamo messi così male, ma avremo bisogno di un cambio radicale nel setting per il warm up - ha continuato - Mi serve solo più tempo, soprattutto su una pista complicato come questa e diversa da Jerez. Partirò indietro e dovrò prestare attenzione, senza fare pazzie, ma allo stesso tempo cercare di guadagnare posizioni”.


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