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MotoGP, Incidente Hayden: consulto con gli USA sullo stato di Nicky

Il fratello, Tommy, ha mandato in America i risultati degli esami per un consulto medico

MotoGP: Incidente Hayden: consulto con gli USA sullo stato di Nicky

Il bollettino medico di questa mattina dell’ospedale Bufalini di Cesena non aggiunge nulla alle condizioni di Nicky Hayden a due giorni dall’incidente.

Kentucky Kid è ancora in gravissime condizioni ed in prognosi riservata.
Al fianco del pilota americano sono la madre, Rose, il fratello maggiore, Tommy e la fidanzata, Jacky, sua promessa sposa (nella foto la dichiarazione di Nicky a Venezia, su una gondola). Il padre, Earl, che recentemente ha avuto problemi cardiaci è rimasto ad Owensboro, nel Kentucky, assieme all’altro figlio, Roger Lee ed alla sorella, Kathleen, che nei giorni scorsi ha twittato un messaggio di incoraggiamento al fratello definendolo ‘un combattente’.

Assieme a Nicky anche Marco Chini, coordinatore del progetto Superbike, Dino Acocella, ingegnere di pista di Hayden e Massimo Neri, elettronico. C’è anche Nick Sannen, il suo assistente e amico. Sempre al suo fianco nel box.

Mentre i medici monitorano le condizioni fisiche del pilota Tommy si è attivato ed ha mandato tutti i risultati degli esami a vari medici di fiducia negli Usa, per un consulto.

Tommy è sempre stato più che un fratello maggiore per Nicky. Il suo migliore amico, il confidente, quello che assieme a lui ha analizzato le gare più importanti della carriera, prima e dopo, anche quando i due si trovavano a migliaia di chilometri di distanza era Tommy a trovare le parole ed i consigli giusti per motivare il fratello.

Intanto mentre la natura prosegue il suo corso aiutata dalla forte fibra di Nicky, un autentico atleta, la Polizia Municipale indaga per scoprire le cause dell’incidente.

Hayden stava percorrendo, da solo, Ca’Raffaelli, che si trova sulla sinistra dell’autodromo di Misano. Ad un certo punto ha svoltato sulla sinistra, in Via Cupa, che sbuca su via del Tavoleto dove, dalla sinistra in direzione Riccione è arrivata la fatale Peugeot.

La polizia non ha trovato segni di frenata sull’asfalto, da qui la violenza dell’impatto sul cofano ed il parabrezza dalla parte del passeggero.
Il ragazzo che guidava l'auto, un trentenne di cui non sono state comunicate le generalità, in una intervista al Resto del Carlino ha detto di non aver visto il pilota. Il padre ha chiesto di poterne incontrare i familiari. E’ presto per parlare di responsabilità. Tante possono essere le concause. Ma in fondo oggi non importa.

“Lace up your shoes, boys”, direbbe Nicky come ai tempi delle gare di Flat Track.
La battaglia inizia ora.

 

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